Cronaca

Tre lavoratori morti alla Esplodenti Sabino, il giorno dell’autopsia: conferiti gli incarichi

CASALBORDINO - Il 20 settembre verranno eseguite le autopsie sui corpi dei tre lavoratori morti a seguito di una deflagrazione alla Sabino Esplodenti.

CASALBORDINO – Il 20 settembre verranno eseguite le autopsie sui corpi dei tre lavoratori morti a seguito di una deflagrazione alla Esplodenti Sabino.

Domani sarà il giorno delle autopsie sui corpi dei tre lavoratori morti a seguito di una esplosione avvenuta il 13 settembre scorso presso la Esplodenti Sabino, azienda di Casalbordino nata come ditta di produzione di fuochi artificiali e poi cresciuta con lo smaltimento di air-bag, razzi di segnalazione, granate e testate militari. Proprio una granata d’artiglieria sarebbe all’origine dell’esplosione che ha causato la morte di Giulio Romano, di Casalbordino, Fernando Di Nella, 62enne lancianese, originario di Paglieta e Gianluca De Santis, molisano di Palata – in provincia di Campobasso – 40enne sposato, padre di due bambini. Come scrive Antonino Dolce sul Messaggero, la Procura di Vasto ieri ha conferito gli incarichi agli anatomopatologi Pietro Falco, direttore dell’Istituto di medicina legale, e Rossella Ferrante. Gli esami autoptici inizieranno alle ore 8,30 e cercheranno di aggiungere elementi utili all’indagine, per la quale il pm Silvia Di Nunzio ha indagato 7 persone, oltre alla stessa società. Le ipotesi di reato per le persone indagate sono omicidio colposo e disastro. La società è invece indagata per l’illecito amministrativo.

Intanto il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, ha disposto con decreto la sospensione di tre licenze della Esplodenti Sabino di Casalbordino. Il provvedimento riguarda i decreti relativi alla licenza di fabbricazione di esplosivi della I, II e V categoria e la tenuta in deposito di esplosivi della I, II, III, IV e V categoria, alla licenza di detenzione e vendita di materiale esplodente nei depositi annessi alla fabbrica, alla licenza per detenere presso lo stabilimento munizionamento da guerra al fine di effettuare lavori di demilitarizzazione nonché attività di ripristino. La sospensione è “fino all’esito degli accertamenti tecnici di competenza della Commissione tecnica provinciale sulle materie esplodenti, istituita ai sensi del decreto del ministro dell’Interno del 19 novembre 2014, finalizzati alla verifica della sussistenza dei prescritti requisiti per lo svolgimento delle attività in esame”. Lo stop alle attività potrebbe quindi durare diversi mesi, come accaduto nel 2020, quando l’azienda passò da un fatturato di 46,5 milioni a 7,6 dell’anno successivo all’incidente.

A seguire, il video di presentazione dell’azienda:

Esplodenti Sabino foto ansa
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