L'aquila

Eccidio Nove Martiri, il programma degli appuntamenti dell’80° anniversario

80 anni fa l'eccidio dei 9 Martiri aquilani. "L'Aquila si inchina e non dimentica". Le celebrazioni e il discorso del Sindaco Pierluigi Biondi.

L’AQUILA – Eccidio Nove Martiri, il programma degli appuntamenti per il 23 settembre.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei Nove Martiri l’amministrazione comunale, di concerto con l’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e l’Iasric (Istituto abruzzese per la Storia della resistenza e dell’Italia contemporanea) hanno promosso una serie di appuntamenti e iniziative che si svolgeranno nella giornata di sabato 23 settembre con i seguenti orari.
Ore 8:30: deposizione di una corona presso il Sacrario dedicato ai Nove Martiri all’interno del Cimitero Monumentale.
Ore 9:00: deposizione di una corona presso il piazzale dell’I.I.S. “Amedeo di Savoia-Duca d’Aosta”.
Ore 9:30: deposizione di una corona presso il cippo commemorativo posto all’inizio del sentiero dei Nove Martiri.
Ore 10: deposizione di una corona presso la Caserma Pasquali Campomizzi.
Ore 10:30: deposizione di una corona presso Piazza Nove Martiri.
Ore 12: deposizione di una corona a Collebrincioni, presso la “Fonte Vecchia”.

eccidio nove martiri

Nel pomeriggio, invece, alle ore 18 presso l’Auditorium del Parco si svolgerà un incontro pubblico che, dopo i saluti istituzionali, si articolerà con l’intervento dello storico e professore Walter Cavalieri, la proiezione del docufilm “Con vent’anni nel cuore” di Giorgio Cavalli, la proiezione di un filmato realizzato dagli studenti del Liceo Artistico “Fulvio Muzi”, l’esibizione degli studenti del Liceo Musicale che eseguiranno il brano “Il martire solitario” e la lettura di un brano tratto dalla pubblicazione “Processo ai nove martiri” di Walter Cavalieri a opera di Giuseppe Tomei che modererà l’incontro.

Bruno D’Inzillo, Bernardino Di Mario, Fernando Della Torre, Carmine Mancini, Giorgio Scimia, Francesco Colaiuda, Anteo Alleva, Sante Marchetti e Pio Bartolini avevano tutti tra i diciotto e vent’anni. Dopo l’8 settembre del 1943 si erano uniti ai partigiani che cercavano di respingere le truppe di occupazione tedesche. Per sfuggire ai rastrellamenti si erano rifugiati sulle montagne nei pressi di Collebrincioni. Furono catturati dal contingente tedesco dopo una delazione e condotti nella caserma Pasquali, dove furono costretti a scavarsi la fossa e fucilati. Nessuno informò le famiglie e, solo dopo la liberazione della città dell’Aquila, avvenuta il 13 giugno del 1944, i loro corpi furono rinvenuti e le loro spoglie ricomposte all’interno della scuola elementare “De Amicis”. Lì ricevettero il silenzioso e commosso omaggio della cittadinanza, prima della sepoltura nel sacrario che si trova all’interno del Cimitero monumentale. La città dell’Aquila ha dedicato una piazza ai Nove Martiri aquilani, nel cuore del centro storico, mentre un monumento funebre ne perpetua la memoria e l’esempio all’interno del Cimitero monumentale.

Anniversario Eccidio 9 Martiri aquilani, il discorso del Sindaco Pierluigi Biondi

La storia tende a ripetersi, per questo possiamo affermare che lì dove c’è un popolo oppresso, minacciato nella sua libertà, nasce anche il diritto a resistere all’aggressore.
La trama della Storia dipende dalle scelte che si fanno e, purtroppo, il cuore dell’Europa è oggi lo scenario di scelte scellerate che hanno prodotto una guerra devastante e cruenta.
Per non dimenticare e nella speranza di non ripetere gli orrori del passato, care ragazze e cari ragazzi, ogni anno ci incontriamo qui nel piazzale della vostra scuola che ha avuto tra i suoi allievi Fernando Della Torre che insieme ad altri otto giovani ha scritto una delle pagine più dolorose della nostra storia, quella che ricordiamo come l’eccidio dei Nove Martiri aquilani.
Il 23 settembre di quest’anno è una data che ha una valenza molto più forte, più sentita, maggiormente significativa perché sono trascorsi 80 anni da quell’orrore che strappò per sempre il futuro ai nove ragazzi aquilani che avevano scelto la libertà, fuggendo verso le colline del circondario.
Questa giornata dedicata ai Nove giovani martiri è, sopra tutto, una opportunità di dialogo tra le generazioni. Tra voi ragazze e ragazzi, i vostri genitori, i vostri nonni.
Tornate a casa e chiedete loro di condividere con voi i ricordi, le sensazioni, le speranze di quel tempo del Novecento che nella sofferenza, nella perdita di troppe vite, nella distruzione di città e territori ci ha regalato il fiore della democrazia che va curato e protetto insieme alla memoria, valore fondante del nostro e del vostro futuro.

Nove Martiri aquilani, Biondi: “L’Aquila si inchina”

 

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