Emergenza migranti, l’Abruzzo fa la sua parte: TUA in Sicilia per il trasferimento di 210 persone

Quattro autobus e dodici autisti messi a disposizione da TUA e Sangritana per l’emergenza migranti. Sono 210 le persone da trasferire da Porto Empedocle e Pozzallo.
Quattro autobus e dodici autisti messi a disposizione da TUA e Sangritana per l’emergenza migranti. Sono 210 le persone da trasferire da Porto Empedocle e Pozzallo.
L’Abruzzo fa la sua parte per l’emergenza nazionale migranti, accogliendo 220 delle tantissime persone sbarcate in questi giorni a Lampedusa e trasferite momentaneamente in Sicilia. Ad ogni provincia abruzzese sono stati assegnati circa 55 migranti e la TUA, presieduta da Gabriele De Angelis, e Sangritana nel giro di 48 ore ha messo a disposizione 4 autobus e 12 autisti, questi ultimi in numero sufficiente a coprire la lunga tratta secondo le vigenti disposizioni di legge. La partenza è prevista infatti oggi da Lanciano, direzione Taranto ionica, quindi direzione Reggio Calabria con imbarco a Villa San Giovanni. Una volta in Sicilia, due autobus prenderanno la direzione di Porto Empedocle e gli alti sue andranno a Pozzallo.
A Porto Empedocle gli autobus abruzzesi prenderanno in carico 120 migranti al molo di levante, mentre altre 100 persone saliranno sugli altri due mezzi a Pozzallo. Quindi tragitto inverso verso l’Abruzzo, dove i migranti saranno presi in carico da Protezione civile e altre associazioni, una volta arrivati ai caselli autostradali.
Nel frattempo sono ripresi gli sbarchi. Ieri sera in meno di un’ora sul molo Favarolo di Lampedusa si sono succeduti tredici sbarchi con centinaia di migranti. Molti sono stati trasbordati dai barchini alle motovedette della guardia di finanza, una carretta stracolma di profughi è stata trainata e almeno un’altra è riuscita ad arrivare da sola.
Le barche, approfittando delle buone condizioni del mare, avrebbero viaggiato, procedendo parallelamente a gruppi di quattro o cinque. Fino a poche ore prima gli approdi erano stati dieci con un totale di 402 migranti. Dietro a questi arrivi (di bengalesi, egiziani, pakistani, siriani e tunisini) non c’è soltanto – e questo accade da alcuni giorni – il fronte tunisino aperto, ma anche quello libico. Nelle ultime ore sono sempre di più coloro, giovanissimi per la maggior parte, che riferiscono di essere salpati da Zuwara. La spola dei pullman della Croce rossa continua, da molo Favarolo verso l’hotspot dove, all’ora di pranzo, c’erano 1.136 persone. Nel pomeriggio di ieri, la polizia, ha scortato 180 migranti all’aeroporto da dove, su volo Oim, sono partiti per Bergamo. Tutti, scendendo dal bus della Cri e camminando verso la pista, avevano lo sguardo stranito, forse anche preoccupato. Per molti di loro, se non tutti, è stato il battesimo dell’aria: hanno attraversato il deserto, camminato per giorni a piedi e hanno fatto un viaggio di due o quattro giorni in mare. Ma l’aereo non l’avevano mai preso. Volontari e medici della Croce Rosse hanno anche cercato di supportarli psicologicamente per evitare che andassero in panico. In mattinata, su disposizione della prefettura di Agrigento, 450 sono stati, invece, imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che è arrivato a Porto Empedocle in serata. I trasferimenti sono ripresi a pieno ritmo. Sul molo di Porto Empedocle, all’alba, c’era anche il prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Ha voluto vedere con i suoi occhi che, dopo l’attracco del traghetto Cossyra proveniente da Lampedusa e lo sbarco dei 190 migranti, tutto fosse in ordine. All’arrivo della motonave, nella tensostruttura c’erano poco meno di 300 persone, tutte erano all’interno delle tende e il piazzale era vuoto. Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello ha ricevuto la telefonata del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che gli ha manifestato la vicinanza del governo. Piantedosi lo ha rassicurato in merito alla conclusione dei lavori per la creazione, nell’area finale del porto, dell’hotspot. Un centro che sarà raggiungibile, lungo vie interne, dai migranti trasferiti da Lampedusa, che non verranno visti dalla popolazione. “I lavori per la creazione dell’hotspot di Porto Empedocle stanno proseguendo alla massima velocità possibile. Contiamo in una sostanziale anticipazione rispetto al termine di fine lavori che è fissato per novembre – ha spiegato il prefetto Romano.
E a dare una mano nella difficile situazione, c’è anche l’Abruzzo, con i suoi autobus che stanno viaggiando in direzione Sicilia.
