Subbuteo, L’Italia sul gradino più alto d’Europa: fra i protagonisti di questa storica affermazione, ci sono anche due abruzzesi
Si tratta del veterano Fabrizio Fedele, di Cepagatti, oro nella categoria over 45, e del giovanissimo Alberto Giona Barattucci, di Spoltore, di 10 anni: per lui, alla prima maglia azzurra, un oro nella categoria a squadre e un bronzo nel torneo individuale.
Un risultato che premia gli sforzi di quanti, su tutto il territorio nazionale e, in particolare, abruzzese amano questo sport e lo promuovono con corsi e stage. L’anno scorso a #nonsolocalcio, era stato ospite della trasmissione ideata e condotta da Eleonora Falci il campione aquilano Paolo Baglioni, presidente della squadra aquilana di Subbuteo – il Subbuteo L’Aquila club – con tanto di tavolo da Subbuteo in studio per illustrare mosse, tattiche e strategie.
Vi riproponiamo la puntata di #nonsolocalcio del 10 novembre 2022
L’evoluzione del mondo del Subbuteo – o meglio, del calcio da tavolo – è passato attraverso tantissimi diversi materiali, palline, miniature, diverse figure, fino ad arrivare ai nostri giorni. “Si parte dalle basi del classico Subbuteo – quelle rotondeggianti, che consentono il “girello”, ovvero un movimento ad effetto che fa appunto roteare il calciatore – fino a quelle attuali, che sono più piatte e consentono un gioco più veloce”, spiega Baglioni. “Chi attacca, può utilizzare qualsiasi miniatura nel proprio campo, con un massimo di tre tocchi consecutivi. Il difensore, ad ogni mossa dell’attaccante, può contrapporre una propria mossa: è qui che si incrociano tattica, tecnica e strategia, come negli scacchi. Se si aggiunge alla mossa difensiva l’intuizione di andare a coprire il giocatore avversario, si impedisce di giocare all’avversario, e magari di segnare. Stessa cosa dall’altra parte: intuizione e strategia, oltre che una certa manualità”.
L’obiettivo, a livello locale, è quello di far appassionare e coinvolgere anche giovani leve: proprio come Alberto Giona Barattucci, neo campione europeo di Subbuteo.