Monte Corno, il docufilm di Luca Cococcetta che ripercorre l’impresa di De Marchi del 1573

21 settembre 2023 | 11:42
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Monte Corno, il docufilm di Luca Cococcetta che ripercorre l’impresa di De Marchi del 1573

Ciak si gira sul Corno Grande, in corso le riprese di Monte Corno per il Docufilm prodotto da Visioni Future, dell’aquilano Luca Cococcetta, che ripercorre l’impresa di De Marchi nel 1573

Riprese sul Corno Grande per il docufilm “Montecorno”, che ripercorre le gesta di Francesco De Marchi, alpinista e ingegnere noto soprattutto per aver compiuto la prima scalata ufficiale della cima maggiore del Gran Sasso d’Italia nel 1573, il 20 agosto.

Vestirà i panni di De Marchi l’attore italiano Massimo Poggio che, in questi giorni, si trova sul set insieme a tutta la produzione, formata da oltre 20 persone. Il docufilm è realizzato dalla società Visioni Future dell’aquilano Luca Cococcetta. Le riprese sono iniziate a luglio, vi hanno collaborato esperti conoscitori della montagna e della storia dell’alpinismo, come il giornalista e storico Stefano Ardito, Roberto Mantovani, storico dell’alpinismo e Vincenzo Brancadoro, profondo conoscitore della montagna aquilana e Presidente della sezione CAI L’Aquila.
Il docufilm nasce con l’intento di ripercorrere, a 450 anni di distanza, la storia e il percorso che portarono De Marchi sulla vetta del monte più alto degli appennini. “Il detto Monte era trenta du’anni che io desiderava di montarci sopra”, aveva detto l’alpinista prima di cimentarsi nell’impresa.

Accompagnato dal milanese Cesare Schiafinato e da Diomede dell’Aquila, nell’agosto del 1573, De Marchi si recò ad Assergi “Sercio” alla ricerca di qualche montanaro che potesse fargli da guida durante l’impresa e individuò un cacciatore di camosci, Francesco Di Domenico, che aveva già scalato la cima e, quindi, si aggregò volentieri a loro. Lo accompagnarono anche due fratelli, Simone e Giovampietro Di Giulio. Così, il 19 agosto 1573, con non poco sforzo, in circa 5 ore fu raggiunta la cima del Corno Grande “Corno Monte”, attraverso quella che oggi è la Via normale al Gran Sasso: “mirand’all’intorno, pareva che io fussi in aria”, riferì De Marchi.
Il giorno successivo, 20 agosto, il gruppetto, ampliatosi con altre persone del luogo, esplorò la Grotta a Male “grotta Amare”e altre caverne nei dintorni di Assergi: per lasciare una sua traccia De Marchi incise sul fondo della grotta una croce, tuttora visibile. In questo caso si trattò della prima visita in senso speleologico mai fatta in Italia e, probabilmente, nel mondo.

“Da aquilano innamorato del Gran Sasso e delle nostre montagne per me è un onore e un privilegio poter raccontare questa storia incredibile ed entusiasmante”, spiega Luca Cococcetta, regista e produttore del docufilm, sentito dal Capoluogo.
“Una storia che meritava di essere raccontata sia per la sua valenza storico-culturale, sia per l’opportunità di mostrare gli scenari e la ricchezza naturalistica che il Gran Sasso e tutti i borghi del comprensorio offrono.
Girare le scene in vetta è stato emozionante, qualcosa di inusuale. È stata una giornata complicata, ma bellissima”.
Tante sono le realtà locali e non che hanno sposato appieno il progetto, primo fra tutti il CAI-Club Alpino Italiano, Main Sponsor del progetto che, fin dall’inizio, ha manifestato interesse e sostegno all’iniziativa. E tanti sono anche i Partners che hanno voluto contribuire in maniera importante alla realizzazione del film, come il Comune dell’Aquila, il Consiglio regionale d’Abruzzo, il CAI-Sezione Aquilana, il GSSI – Gran Sasso Science Institute e gli enti patrocinanti: il Centro Turistico del Gran Sasso, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Comune di Santo Stefano di Sessanio, il Comune di Bologna e tutte le associazioni e partners che supportano il progetto come Gli Usi Civici di Assergi, l’associazione Cantiere Cultura, Sextantio, l’Ostello Campo Imperatore, Amaranto 99.

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Terminata questa seconda fase di riprese del film, ci sarà una terza sessione di riprese documentaristica insieme al noto e forte alpinista Hervé Barmassee a Mario Tozzi, ricercatore e divulgatore scientifico. Per seguire le riprese e tutti gli aggiornamenti sono disponibili le pagine social Instagram e Facebook di @montecornofilm