Cronaca

Mafia dei pascoli, truffa da 5 milioni all’UE: misure cautelari per 25 persone

Milioni di euro di fondi pubblici per pascoli inesistenti. Scatta l'operazione "Transumanza" della Guardia di Finanza: 25 misure cautelari, 16 perquisizioni e sequestri preventivi.

Milioni di euro di fondi pubblici per pascoli inesistenti. Scatta l’operazione “Transumanza” della Guardia di Finanza: 25 misure cautelari, 16 perquisizioni e sequestri preventivi.

Truffe all’Unione Europea per intascare milioni di euro di fondi pubblici per pascoli inesistenti. Dall’alba, è scattata la maxi–operazione “Transumanza”, condotta da nord a sud, dalla Guardia di Finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura di L’Aquila. Sono 75 i soggetti e gli enti coinvolti, con 25 misure cautelari personali, 16 perquisizioni e sequestri preventivi in esecuzione, anche grazie ai mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara, in tutta Italia, tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania, per un giro di affari illecito su cui si sospetta anche la mano della “mafia foggiana”, visto il coinvolgimento di affiliati alle organizzazioni criminali del Gargano.

mafia dei pascoli guardia di finanza

Le indagini, svolte in collaborazione con il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del Nucleo PEF di L’Aquila ed il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, sono durate 2 anni. I finanzieri hanno effettuato acquisizioni documentali, intercettazioni di oltre 100mila conversazioni, 8.000 interrogazioni alle banche dati ed accertamenti bancari su più di 270 conti correnti.
Il pool investigativo ha così tratteggiato l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla perpetrazione, con l’aggravante mafiosa, di frodi a danno del bilancio nazionale e comunitario, che sarebbe stata attuata mediante indebite richieste di contributi per il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (F.E.A.GA) nel settore della Politica Agricola Comune (PAC).
Per truffare Bruxelles, l’associazione per delinquere, operativa dal 2014, di cui farebbero parte 13 persone, avrebbe simulato il possesso dei requisiti necessari per ottenere la disponibilità di terreni e di corrispondenti titoli PAC, rilasciati gratuitamente dalla Riserva Nazionale dei Titoli ai nuovi giovani imprenditori agricoli.

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Secondo gli investigatori, le nuove imprese agricole fittizie sarebbero state in combutta con altrettante società cooperative agricole o associazioni temporanee di imprese, costituite per fare incetta di migliaia di ettari di terreni la cui concessione ad uso civico veniva messa a bando dai Comuni.
Le frodi, accertate dai finanzieri, ammonterebbero a circa 5 milioni di euro. Somme sequestrate a 24 imprese agricole e 38 soggetti, accusati, a vario titolo, di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

“Ci tengo a rivolgere i complimenti alla magistratura e alle forze dell’ordine, a cominciare dalla Direzione distrettuale Antimafia della Procura dell’Aquila e dalla Guardia di Finanza di Pescara, per l’importante operazione in cui si scorgono le modalità della cosiddetta mafia dei pascoli. È un fenomeno criminale che desta da tempo allarme anche di carattere sociale, ed è ovviamente positivo vedere in atto contromisure di repressione e prevenzione”: lo dichiara il senatore del Partito Democratico Michele Fina.

“Rivolgo un orgoglioso plauso alle Forze dell’ordine e alla Magistratura per la straordinaria operazione “Transumanza” che ha messo in luce e bloccato un fenomeno criminoso a danno dell’Unione europea, dei nostri allevatori e delle nostre aziende, a ulteriore garanzia contro ogni forma di illecito. Sulla cosiddetta ‘mafia dei pascoli’ un doveroso ringraziamento va anche al ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per l’attenzione immediatamente dimostrata e al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per la solerzia con cui, con lo stesso Lollobrigida, ha interloquito per sottoporre la preoccupante vicenda. Valuteremo i presupposti per la costituzione di parte civile della Regione”. È’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale d’Abruzzo, Massimo Verrecchia.

“Un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’operazione ‘Transumanza’ che ha consentito di far emergere una truffa ai danni dell’Unione europea e degli allevatori onesti e di infliggere un nuovo colpo alla cosiddetta mafia dei pascoli”. Così in una nota il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, commentando la maxi–operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pescara e diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di L’Aquila, che ha portato a 25 arresti, perquisizioni e sequestri preventivi e che ha coinvolto diverse regioni italiane, come Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Campania per pascoli fantasma. “I miei complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato e che quotidianamente lavorano per il rispetto della legalità e la sicurezza, e affinché le nostre aziende e il settore primario non vengano danneggiati dal comportamento criminale di pochi – continua il sottosegretario -. Agricoltura e zootecnia sono asset strategici dell’economia e dell’identità delle nostre regioni e da parte nostra c’è massima attenzione e impegno per il contrasto della criminalità organizzata e di ogni forma di illecito”, conclude D’Eramo.

“Un forte apprezzamento e un sentito plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per i risultati della maxi operazione “Transumanza”, condotta dalla Guardia di finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di L’Aquila”. Lo dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli, in riferimento all’indagine che ha portato a 25 arresti per truffa all’unione Europea con l’obiettivo di intascare fondi pubblici per pascoli inesistenti. “La mafia dei pascoli è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell’onestà delle aziende zootecniche che in Abruzzo continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione – dice Martinelli – chiediamo che venga fatta chiarezza per rispetto degli allevatori che lavorano onestamente e che sono direttamente ed indirettamente penalizzati da questo e dai diversi fenomeni di illegalità che colpiscono il settore agroalimentare e su cui Coldiretti si è più volte espressa anche attraverso la costituzione dell’osservatorio nazionale sulle agromafie, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli. Lo stesso Osservatorio – conclude martinelli – ha stimato un volume d’affari complessivo annuale delle agromafie di 24,5 miliardi di euro con un balzo del 12,4% nell’ultimo anno e con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell’economia italiana e internazionale”.

“Un plauso alla Procura Distrettuale antimafia dell’Aquila e a tutte le forze dell’ordine che hanno condotto la maxi operazione che, per dimensione ed estensione in molte regioni italiane da nord a sud, rischia di essere la classica punta dell’iceberg” è quanto afferma il Vice Presidente di Confagricoltura L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, amministratore di una società che da generazione alleva ovini sui pascoli abruzzesi.
“Ovviamente siamo garantisti fino al terzo grado di giudizio ma massima determinazione nel perseguire e garantire il rispetto delle procedure e della legalità”. Confagricoltura L’Aquila da oltre dieci anni combatte queste pratiche attraverso iniziative concrete di denuncia, di informazione e negli ultimi anni anche con la presentazione di provvedimenti normativi. “Abbiamo sempre rifiutato l’adesione a Confagricoltura di società che hanno causato ingenti danni alla nostra economia agro- silvo-pastorale facendo aumentare in maniera esponenziale e violando il principio della sana concorrenza il canone di affitto e di concessione dei pascoli e con la felicità di qualche Sindaco poco lungimirante, che hanno ostacolato l’insediamento di nuove aziende zootecniche di giovani imprenditori locali, che la loro azione esclusivamente predatoria degli aiuti comunitari non ha creato occupazione, ridotto lo spopolamento, incrementato le attività economiche del territorio”. conclude il Vice Presidente Spinosa Pingue.

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