Influenza, previsti circa 6 milioni di casi: in arrivo anche milioni di virus “cugini”

27 settembre 2023 | 05:40
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Influenza, previsti circa 6 milioni di casi: in arrivo anche milioni di virus “cugini”

Secondo gli esperti dovremo prepararci ad una stagione influenzale di media intensità, con circa 6 milioni di casi di influenza, oltre a decine di milioni dei virus simili.
I consigli

Saranno 5/6 i milioni di casi di influenza previsti nel corso della stagione 2022-2023. Non solo, perché stando alle previsioni si stima che arriveranno anche decine di milioni di virus simili. A ciò si aggiunga la compresenza del Covid19: previsioni e consigli utili.

La prossima stagione influenzale sarà probabilmente “di media intensità, “con un numero stimato di casi di influenza che potrebbe oscillare tra i 5-6 milioni”. Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1,“si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali ‘cugini’, che possono causare sintomi simili. La stima è quella di Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, in occasione dell’evento “Stagione influenzale 2022-2023: cosa sapere e cosa fare”, organizzato da Assosalute (branca di Federchimica).

La diffusione dell’influenza, prosegue Pregliasco, dipenderà da diversi fattori, tra cui “i ceppi virali in circolazione, la loro novità e variazione rispetto agli anni precedenti, così come le condizioni meteorologiche e climatiche. Pertanto, è fondamentale promuovere la vaccinazione e misure di igiene“. Tanto più che il prossimo autunno-inverno vedrà nuovamente una compresenza dell’influenza e del SARS-CoV-2, che potrà rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa, considerando la similarità dei sintomi.
Da una ricerca condotta da Human Highway e presentata a Assosalute, emerge come più di 6 italiani su 10 siano consapevoli della persistenza del virus SARS-CoV-2e di nuove varianti. Preoccupazione che corre più veloce nelle donne rispetto agli uomini.
“La vaccinazione è una tutela non solo per sé stessi, ma anche per coloro che sono più vulnerabili, come bambini, anziani o persone con problemi di salute preesistenti”, afferma Pregliasco. “Mentre i giovani possono scegliere di vaccinarsi, per i soggetti fragili e gli anziani farlo è quasi una necessità, poiché sono a rischio di gravi complicazioni in caso di infezione”.Anche se in lieve calo rispetto al 2022, l’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza nella prossima stagione rimane alto, intende farlo il 33% degli italiani, con una propensione elevata tra gli over65 (56,5%).

Quando ci si ammala, invece, il ruolo del medico di base resta di primaria importanza, ma più tra gli uomini (22%), che tra le donne (17%).
Contro i sintomi, farmaci di automedicazione rappresentano la soluzione più comune, con il 60% della popolazione che, nel 2023, afferma di farne uso in caso di influenza.