CAI Alta Valle dell’Aterno, escursione sulle cime di Monte Cabbia

Il CAI Alta Valle dell’Aterno domenica 1° ottobre 2023 a Monte Cabbia per omaggiare e dare visibilità agli antichi tratturi ed alle nostre montagne.
Il CAI Alta Valle dell’Aterno domenica 1° ottobre 2023 a Monte Cabbia per omaggiare e dare visibilità agli antichi tratturi ed alle nostre montagne.
La prossima domenica 1 ottobre il CAI “Alta Valle dell’Aterno” – nell’intento di omaggiare e dare visibilità agli antichi tratturi ed alle nostre ” immacolate vette” – ha organizzata un escursione denominata: “Le cime di Monte Cabbia incastonate nell anello di Collicello”. La stessa ha il merito di rendere onore ai tanti pastori che in quelle impervie ma splendide zone montane, per quel che concerne l’aspetto paesaggistico, hanno trascorsa la loro vita. Tra sudori, stenti e fatiche. Una bella iniziativa all’insegna di storia, bellezze naturali e relax nella Regione verde d’ Europa in grado di coniugare le esigenze dei visitatori delle appenniniche vette e del Cai, cui va tutta la mia stima ed un incondizionato ringraziamento per l’impegno profuso al servizio della montagna e della natura nella sua complessità. Doveroso ricordare che la nostra Regione annovera tra i suoi gioielli tre Parchi Nazionali: quello del Gran Sasso e Monti della Laga; della Maiella e il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. Più numerose riserve naturali ed aree protette che ricoprono circa un terzo del suo territorio. Per quel che concerne la sua posizione geografica al centro della Penisola l’Abruzzo è considerato culturalmente e storicamente, nell’Italia Meridionale anche in funzione della sua primordiale appartenenza al borbonico regno di Napoli del quale costituiva la parte settentrionale. Parliamo di un territorio e di una Comunità che ha realizzato nella molteplicità dei suoi meravigliosi scenari e paesaggi – in venti secoli di storia ,tramandatisi di padre in figlio – tracce imponenti e suggestive. A questo fine il grande scrittore dei Cafoni , Ignazio Silone, in un suo romanzo scriveva: “il destino della regione che da otto secoli viene chiamata Abruzzo è stato deciso principalmente dalle montagne” Mi piace ricordare un incontro avvenuto alle falde di Monte Cabbia circa 4 anni fa. Essedo venuto a conoscenza dell’escursione che Rita Ceci aveva organizzato con un gruppo denominato allora “Cai Barete” a Monte Cabbia le scrissi chiedendole di vederla non fosse altro per quel senso di stima e gratitudine che nutro, da sempre, nei confronti di gente che si occupa e lavora per l’ambiente ed il bene comune. Arrivato alla pendici della montagna incontrai un gruppo di suoi amici cui chiesi informazioni di Rita. Alla mia richiesta, essendo armato di guanti e roncola poiché impegnato con altri nella riapertura di un antico sentiero, tutti rimasero sorpresi e fecero delle battute scherzose. Di lì a poco arrivò lei che chiudeva il corteo montano e ci dilungammo in una bella chiacchierata circa il valore dell’escursionismo e l’interesse dei giovani per le immacolate vette. Fatta questa premessa di carattere generale torniamo a bomba.
Il ritrovo per i partecipanti all’escursione è stabilito alle 07. 30 a Collicello di Cagnano Amiterno nel piazzale antistante l’ Associazione Culturale la Chenga, per partire, alle 07.45, alla volta delle cime di Monte Cabbia che come preziosi doni del creato s’intersecano tra loro. Rita Ceci e Paolo Gioia in qualità di Ae Accompagnatori di Escursionismo ) e degli Acc Srs ( Accompagnatori Seniors )della sottosezione Cai Alta Valle dell’Aterno scrivono:” Le vie pastorali di Fiugni e Collicello ( Cagnano Amiterno Aq ) più le cime di Monte Cabbia quali gemme incastonate alla perfezione in questo anello dal sapore antico e con una vista mozzafiato su tutti i rilievi più importanti dell’Appennino centrale sono uno scenario di autentiche bellezze naturali. Da Collicello (900 mt) ci si dirige su uno sterrato verso Fiugni prima d’ imboccare la carrareccia che, attraversando panorami eccezionali, raggiunge il quadrivio dove è posizionata una croce (1219 mt) da qui si prosegue su un largo sentiero superando le pendici di Monte Gelato. A quota 1270 si lascia per immettersi su un antico passaggio pastorale che permette di risalire la rocciosa e panoramicissima cresta sopra la Valle Acera . Una comoda sterrata, anche se con una discreta pendenza, conduce al bivio ove si intercetta il sentiero per il rifugio dei Carabinieri Forestali di Cabbia e poi sulla cima orientale di monte Cabbia ( 1497 mt). Si procede per cresta fino alla croce di Serena*( cima occidentale a 1504 mt ) che segna il confine tra Abruzzo e Lazio. Da qui si riscende su tracce ripide e non sempre comode attraversando il piano delle Rose e la costa della Monna fino al rifugio la Chenga ( 1294 mt ). Poi dopo una piccola sosta, il ritorno su una carrareccia fino al punto di partenza. Un grazie di cuore a Rita Ceci ai suoi collaboratori e tutti i partecipanti che danno vita e lustro alle nostre montagne. Per quel che concerne tutte le altre informazioni necessarie alla partecipazione si fa rifererimento alla locandina.
* Serena Durastante nostra conterranea di Cesaproba di Montereale deceduta in un terribile incidente stradale la mattina di domenica delle Palme, di quattro anni fa alle 05.30 del mattino. mentre si recava al lavoro.
