Fondi a pioggia del Consiglio regionale, Luciano D’Alfonso: “Le risorse pubbliche vanno assegnate tramite bandi e progetti”

Luciano D’Alfonso: “Spezziamo questa pessima tradizione del Consiglio regionale d’Abruzzo, basta fondi a pioggia. Bene ha fatto Luciano D’Amico a sottolineare l’importanza di un bilancio pensato per combattere le fragilità”
“Basta fondi a pioggia dal Consiglio regionale”, tuona il deputato Pd Luciano D’Alfonso.
“Concordo pienamente con quanto affermato ieri dal candidato alla presidenza della Regione di “Abruzzo Insieme”, Luciano D’Amico: basta con i fondi a pioggia dati dal Consiglio regionale come fossero mancette. Le risorse pubbliche devono essere distribuite tramite bandi e progetti a rilevanza di qualità sociale, spezzando quella pessima tradizione delle regalìe di fine anno (e non solo). Bene ha fatto Luciano D’Amico – insieme ai rappresentanti di Demos, Alfonso D’Alfonso e Paolo Ciani – a raccogliere la sfida di un bilancio regionale pensato per combattere la fragilità, il dolore e la povertà. Bene hanno fatto a biasimare e a condannare un bilancio regionale strapazzato in mille rivoli per compiacere il proprio elettorato potenziale, soprattutto sotto casa!”, la nota senza mezzi termini del deputato PD Luciano D’Alfonso.
“Va ricordato – continua D’Alfonso – che nuovamente nelle ultime ore del 2022 il Consiglio regionale abruzzese ha assegnato circa 13 milioni di euro a 1.400 destinatari. Contributi dati ai soggetti più vari per le finalità più diverse, dimenticando che ci sono bisogni più urgenti: quelli di chi non riesce ad arrivare a fine mese, quelli di chi ha bisogno di cure e non trova una risposta adeguata sul territorio, quelli di chi avrebbe diritto alla formazione ma non riceve l’assistenza dovuta. Si ponga fine una volta per tutte alle elargizioni seguite dall’occhiolino e si stabiliscano regole certe per l’assegnazione di risorse. Il tempo del panem et circenses è terminato, sperando che nel frattempo non salti fuori qualche emulo di “Batman” Fiorito, colui che fece tracollare il Consiglio regionale del Lazio realizzando una caduta di credibilità ancora irrisolta: tutto era un bancomat e tutti prenotavano soldi da consegnare ovunque ci fosse un sorriso da ricambiare con denari a zonzo. Quanti Batman ci sono nel Consiglio regionale abruzzese?”.