Cam Avezzano, tre guasti a causa di un fulmine: più di 20 tecnici al lavoro

5 ottobre 2023 | 12:13
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Cam Avezzano, tre guasti a causa di un fulmine: più di 20 tecnici al lavoro

Complesso intervento dei lavoratori del Cam, il Consorzio Acquedottistico Marsicano, per i guasti causati dalla caduta di un fulmine. 

Complesso intervento dei lavoratori del Cam, il Consorzio Acquedottistico Marsicano, per i guasti causati dalla caduta di un fulmine.

Settimana di fuoco per gli operai del Consorzio Acquedottistico Marsicano:tre guasti in un giorno, tutto a causa di un fulmine. È quanto accaduto durante la settimana scorsa, quando un temporale ha colpito due cabine di trasformazione del consorzio bruciando tutti i quadri elettrici e le pompe ad immersione agganciate. Tre guasti che avevano paralizzato la zona Nord di Avezzano (Scalzagallo), il Comune di SanBenedetto dei Marsi e il Comune di Ortucchio. In particolar modo la forte attività elettrica del maltempo ha interrotto le primarie linee della media tensione a servizio delle opere di presa “Pozzo Vallone per Ortucchio” e “Pozzo Rupe Lupara per San Benedetto dei Marsi”, provocando guasti a cascata anche sui
quadri di avviamento. Un guasto incalcolabile, che ha messo in campo più di 20 tecnici interni ed esterni el’attivazione di due gru per l’estrazione delle pompe immerse bruciate.

La prima grù disponibile è arrivata dalla “Val di Sangro” in provincia di Chieti, e l’altra da Pereto, in marsica non c’erano gru disponibili a norma di sicurezza. Atteso l’arrivo della gru, in un viaggio di trasporto eccezionale, i tecnici hanno lavorato 24 ore di seguito con turnazioni regolari per estrarre le due elettropompe immerse a più di cento metri di profondità; è stata aggravata tutta l’operazione da ulteriori guasti ed imprevisti che ci sono stati durante le manovre di estrazione, che hanno rovinato componenti elettrici importanti. Una volta completata l’operazione di estrazione e adagiamento delle nuove pompe, ci sono voluti altri tempi tecnici per effettuare lo spurgo e per disinfettare tutta la condotta, per poi ricaricare l’impianto in pressione.