Politica

Il vizietto, la politica dello scontro a tutti i costi: quando il nemico non c’è, spuntano gli avvelenatori di pozzi

L'AQUILA - Incontro tra il senatore Guido Liris e Giorgio De Matteis dopo le tensioni degli ultimi giorni a seguito delle esternazioni del vicesegretario provinciale di Forza Italia. La politica riscopre il vizietto delle inutili guerriglie interne in tempo di pace.

L’AQUILA – Incontro tra il senatore Guido Liris e Giorgio De Matteis dopo le tensioni degli ultimi giorni a seguito delle esternazioni del vicesegretario provinciale di Forza Italia. La politica riscopre il vizietto delle inutili guerriglie interne in tempo di pace.

La politica, si sa, vive di contrapposizioni. Da una parte la maggioranza chiamata ad amministrare, dall’altra l’opposizione, con il compito di vigilare ed eventualmente contrapporsi. Ogni tanto il meccanismo si inceppa, vuoi per scarsa incisività dell’opposizione, vuoi per un certo “strapotere” della maggioranza in termini di consenso, e così il fiume in piena dello scontro politico diventa un placido ruscello di montagna, che scorre pigro. La minoranza si limita a qualche comunicato “di presenza”, le forze politiche a sostegno dell’amministrazione attiva rispondono, se e quando capita e tutto fila liscio, in assoluta tranquillità. Possono essere gli effetti di una riconferma con vittoria bulgara al primo turno, come nel caso del sindaco Pierluigi Biondi. Questi momenti di pace, però, non sono destinati a durare a lungo: c’è sempre qualcuno che si annoia, soprattutto fuori dal Consiglio comunale. Così basta un assestamento nell’Assise civica, la formazione di un nuovo gruppo consiliare e i professionisti dello scontro politico salgono alla ribalta, a volte anche a sproposito.
Ultimo, in senso cronologico, è il caso di Giorgio De Matteis, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, che all’improvviso ha deciso – nell’imbarazzo generale – che, con il coordinatore cittadino Stefano Morelli, debbano sedersi al tavolo con il sindaco Biondi per “fare una analisi sullo stato dei lavori pubblici in città, del bilancio consolidato, di quanto speso dagli assessorati e sulla loro riserva di liquidità nonché sulle risorse utilizzate per la ricostruzione e tanto altro ancora”, con la successiva integrazione “sugli eventuali equilibri politici”. La traduzione in termini più semplici recita: “vogliamo un assessorato”. Ma non solo: perché l’assessorato a Forza Italia, con il meccanismo del subentro, potrebbe significare anche (o soprattutto, dipende dai punti di vista) l’ingresso dello stesso De Matteis in Consiglio comunale.
Il tutto perché l’assessore in quota Forza Italia, Roberto Tinari, nel frattempo è passato nel nuovo gruppo dell’UDC.
Ma anche Roberto Santangelo, che non ricopre certo un ruolo di secondo piano, come Presidente del Consiglio comunale, ha aderito di fatto a FI con tutto il suo gruppo, per cui Forza Italia ha sì perso l’assessore Tinari ma ha guadagnato il Presidente del Consiglio e l’assessore Manuela Tursini. Troppo poco? Si pretende quindi un assessore in più?
Insomma, si è aperto un “caso” senza alcun fondamento politico che in un modo o nell’altro sabato dovrà essere chiuso. Forza Italia ha delegato lo stesso De Matteis a sedersi al tavolo di confronto; dall’altro lato, ci sarà il senatore Guido Liris, vice coordinatore regionale di FdI delegato per il territorio aquilano. In quella sede il centrodestra dovrà ritrovare quel “ruscello di montagna” agitato negli ultimi giorni, con buona pace dei professionisti dello scontro a tutti i costi. La posta in gioco, infatti, è alta: non si dà solo un buon integratore energetico all’opposizione, che potrebbe cominciare a pensare di fare il proprio mestiere in maniera più incisiva, ma c’è anche l’orizzonte delle elezioni regionali di primavera. Annunciata come una cavalcata trionfale per la riconferma di Marco Marsilio, qualcosa potrebbe complicarsi se la coalizione di centrodestra perdesse di compattezza. Evidentemente non è il tempo migliore per le inutili guerriglie interne. Lo sanno i partiti di maggioranza, tutti piuttosto “sorpresi” dalla vicenda; lo sanno Biondi e Marsilio, impegnati sui vari livelli istituzionali e politici, ma forse lo sa anche Forza Italia. L’unico a non saperlo sembra proprio De Matteis, che sabato dovrà confrontarsi con il senatore Liris. Buona fortuna.

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