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Herbaria 2023, spazio all’arte e alla divulgazione scientifica: il calendario Farmanatura 2024

Festival Herbaria di Farmanatura: a Palazzo Falconi presentazione del calendario con le illustrazioni di Alice Mazzeschi e dell'album dedicato alla flora rara abruzzese della botanica Daniela Tinti.

Arte e divulgazione scientifica al Festival Herbaria, l’evento principe di Farmanatura. Appuntamento domenica 15 ottobre nella splendida cornice di Palazzo Falconi.

Oltre al benessere, alla cultura, al gusto, il Festival Herbaria di Farmanatura si presenta come un evento importante in cui trovano spazio l’arte e la divulgazione scientifica in un contesto di sana, piacevole e allegra condivisione: durante il lungo pomeriggio sarà possibile quindi ammirare e conoscere il nuovo calendario 2024 edito da Farmanatura impreziosito da 12 illustrazioni uniche, realizzate dalla tatuatrice e illustratrice aquilana Alice Mazzeschi, nota per la sua arte in tutto il panorama nazionale.

Il calendario 2024 di Farmanatura, che sarà disponibile da novembre, ogni anno si presenta come un must per i suoi clienti, e non solo: 12 pagine che sintetizzano tutte le giornate mondiali ed i temi di attualità che più rispecchiano i valori degli store. Dietro le illustrazioni, l’estro ed il tratto gentile ed elegante di Alice Mazzeschi, scelta per collaborare dell’edizione 2024. “Sono onorata di aver potuto contribuire a questa iniziativa, utilizzare la mia arte a servizio dei nostri cittadini. Ho cercato di inserire in ogni disegno un po’ d’anima, collegandolo alla pianta o al fiore tipico di quel periodo dell’anno. Mi sono aiutata ispirandomi anche a citazioni famose a cui collegare un tema e il disegno”, spiega Alice Mazzeschi al Capoluogo.

herbaria, farmanatura

Ad esempio per gennaio, mese in cui il 15 ricorre la celebrazione della Giornata mondiale della neve è stato inserita una frase della poetessa Sylvia Plath: “Apri le narici. Annusa la neve. Lascia che la vita accada.” Accanto, il muso di una piccola volpe che annusa il fiore dell’elleboro, pianta che riesce a fiorire in inverno, nonostante le temperature. Spazio anche per temi forti ed importanti, come la guerra e l’omofobia. “Per maggio – svela Alice – ho scelto di disegnare dei baci infiniti, tra persone, senza distinzione di sesso e uscendo fuori dallo stereotipo uomo/donna”. Dicembre invece è il mese dedicato ai bambini: “le prime vittime dei conflitti che siano guerre mondiali, guerre come il conflitto in Ucraina, o all’interno dei nuclei familiari. Ho immaginato e ritratto in questo caso due bambini assorti nella lettura di un libro. Dietro di loro, invece della cometa, simbolo del Natale, una bomba che cade su un palazzo”.

herbaria, farmanatura

Oltre al calendario, ci sarà anche un progetto di divulgazione scientifica a cura della dottoressa Daniela Tinti, naturalista botanica in forze presso l’ente Parco Gran Sasso. Marchigiana di origini, ma abruzzese per scelta, Daniela Tinti è anche cantante per passione. Da questa passione nasce l’idea dell’album musicale di prossima uscita che verrà presentato in anteprima durante Herbaria. “L’ESTINZIONE E ALTRI GRANDI INSUCCESSI”, per raccontare le storie di chi studia e protegge queste specie. La musica quindi per un importante momento di condivisione e conoscenza studiato e organizzato con il team Farmatura.

herbaria, farmanatura

Quante sono le specie di flora abruzzese in via d’estinzione? “Le specie endemiche sono circa 300 e si trovano in tutto l’Abruzzo dalla costa fino alle alte quote, passando per l’interno Aquilano. Tra queste, la più antica è la ‘ginestra aquilana’ che in tutto il mondo vive solo nei pressi di Arischia e nel 2020 è stata gravemente danneggiata dall’incendio doloso alle pendici del Monte Omo”, spiega la dottoressa Tinti.

herbaria, farmanatura

Oltre che di flora rara si parlerà dei motivi per cui queste specie sono così preziose e uniche e rischiano l’estinzione, “A causa dei nostri comportamenti sbagliati e non sostenibili nei confronti della flora autoctona”.  Sarà quindi un momento unico quello organizzato da Farmanatura per il prossimo 15 ottobre, utile ad approfondire temi importanti. “Nel nostro territorio – aggiunge Daniela Tinti – ci sono anche tante specie non autoctone, definite aliene invasive che provengono da altri territori e si espandono in maniera incontrollata a discapito della nostra biodiversità. È il caso, ad esempio del ‘senecio africano’, il protagonista di un’altra delle parodie che fanno parte dell’album. Vi aspetto, sarà un momento davvero interessante!”. 

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