Processo Vajont a L’Aquila e la vendetta del terremoto, Biondi: “Parole che hanno ferito aquilani e veneti, la giornalista si è scusata”

Sono arrivate le scuse della giornalista del Tgr Veneto dopo l’ondata di indignazione che ha suscitato l’infelice uscita nel servizio sull’anniversario della tragedia del Vajont, il processo trasferito nel capoluogo abruzzese e la presunta “vendetta” del terremoto dell’Aquila. Biondi: “Le vittime dell’Aquila e delle comunità venete piangono ancora. La giornalista si è scusata”.
Sono arrivate le scuse della giornalista del Tgr Veneto dopo l’ondata di indignazione che ha suscitato l’infelice uscita nel servizio sull’anniversario della tragedia del Vajont e la presunta “vendetta” del terremoto che colpì L’Aquila. Biondi: “Le vittime dell’Aquila e delle comunità venete piangono ancora. La giornalista si è scusata”.
L’AQUILA – “Aver attribuito una ‘colpa’ per la quale il terremoto avrebbe rappresentato una ‘punizione’ ha ferito la nostra comunità, che ha reagito con sentimenti di delusione e indignazione. Così ho ritenuto di dover approfondire e mettermi in contatto con i vertici della Rai per rappresentare lo stato d’animo dei miei concittadini”. È quanto afferma il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a proposito dello speciale sul Vajont del Tgr Veneto in cui, parlando del processo che fu trasferito nel capoluogo abruzzese, in un passaggio, la giornalista autrice ha affermato che “la natura si vendicò dello scippo nel 2009 con il terremoto dell’Aquila e quei fogli, salvi per miracolo, presero temporaneamente la strada di casa”.
“La digressione ha ferito gli aquilani quanto gli amici veneti”, riflette il primo cittadino. “Le vittime dell’Aquila e quelle delle comunità di Longarone, Codissago e Castellavazzo, Erto e Casso e tutti gli altri comuni di cui erano originarie, hanno pianto e stanno ancora piangendo. Il tempo non è sufficiente a lenire il dolore e tantomeno a cancellare la storia”, sottolinea Biondi.