Herbaria: al Festival di Farmanatura dedicato al benessere e al gusto, alle biodiversità, spazio anche per la cultura. Nella splendida cornice di Palazzo Falconi, domenica 15 ottobre, ci sarà la presentazione del libro “Il Cedro del Libano” di Raffaella Romagnolo, vincitore della prima edizione del Campiello 2023, sezione natura.
Lo ricordiamo, l’evento Herbaria di Farmanatura è esclusivo e riservato ai clienti con natural card: un pomeriggio interessante all’insegna della condivisione e la convivialità. Un momento in cui verranno valorizzati lo spirito e la mission dell’azienda presente da anni a L’Aquila. Per la riuscita dell’evento sono state coinvolte alcune eccellenze aquilane, la cui professionalità sposa bene i valori del team Farmanatura. Infatti, oltre la presentazione del libro di Raffaella Romagnolo, sarà svelato anche il calendario 2024 di Farmanatura con le preziosi illustrazioni della tatuatrice aquilana nota in tutto il panorama italiano Alice Mazzeschi, verrà presentato il libro di cucina “Farmanatura Kitchen” realizzato insieme alla food creator Laura Gioia.
Herbaria 2023, presentazione libro Farmanatura Kitchen e cocktail al kombucha
Sarà possibile poi gustare una light dinner con buffet realizzato con le ricette del libro e dei coloratissimi cocktail a base di kombucha preparati dal bartender del Public Enemy Gastropub, Valerio Panepucci e verrà presentato in anteprima “L’ESTINZIONE E ALTRI GRANDI INSUCCESSI”, l’album musicale della botanica aquilana Daniela Tinti.
Herbaria 2023, spazio all’arte e alla divulgazione scientifica: il calendario Farmanatura 2024
Il libro di Raffaella Romagnolo, edito da Aboca, è un romanzo in cui la scrittrice racconta quattro storie lontane nel tempo e nello spazio, dove il cedro del Libano, dal profondo valore simbolico, svolge un ruolo cruciale nella narrazione. Mentre il cedro conduce la sua lotta per trasformarsi da seme in possente albero, quattro figure sono impegnate ognuna in altrettante ardue battaglie.
Oltre all’autrice sarà presente la dottoressa Catia Giorni, referente per Aboca edizioni e Aboca Museum. “Siamo felici di partecipare a questo evento prezioso voluto da Farmatura. Per noi è l’occasione per portare avanti e divulgare i valori di Aboca, incentrati sul rapporto uomo-natura-sostenibilità. La casa editrice, nata nel 2012, ha avuto un forte sviluppo, con un incremento importante delle pubblicazioni (circa 30 ogni anno), e la nostra mission è proprio quella di riuscire a far conoscere i valori in cui crediamo fortemente”, spiega Catia Giorni al Capoluogo.
“Il cedro del Libano nasce proprio con questo spirito: raccontare la visione del mondo a partire da un albero ricco di simbolismo, come nel caso del cedro del Libano. Teniamo molto al romanzo della Romagnolo e non solo perchè ha vinto un premio prestigioso come il Campiello, ma soprattutto perchè è stato rilevante e prezioso nelle sue vicende personali”, aggiunge. “Il cedro del Libano è il romanzo che racconta quattro vicende sospese nel tempo, che celebrano il potere salvifico della natura e non poteva esserci occasione migliore di un Festival come Herbaria per portare il romanzo a L’Aquila, un appuntamento importante in cui natura, cultura e divulgazione trovano un habitat fecondo e stimolante”.
“Il cedro del Libano”: la trama
Una ragazza inscena il proprio rapimento per sottrarsi a una famiglia arcaica e raggiungere il suo amato Meir. Per farlo dovrà salire sulla montagna, attraversare la grande foresta dei cedri e arrivare al mare. Ma la grande foresta non è un bosco di quelli che lei conosce e frequenta: è un labirinto di alberi giganteschi che Meir chiamava kédros. Giorgio Santi è professore, botanico e consigliere del granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena. Dopo alcuni anni trascorsi a Parigi, si è visto negare la possibilità di una straordinaria carriera alla cortedi Versailles e si rifugia nella bellezza delle piante rare dell’Orto botanico di Pisa, tra le quali spicca un esemplare magnifico di Cedrus libani… Una contessa rimasta vedova decide di lasciare la tenuta di campagna, sulle colline di Barolo, e trasferirsi in città. Una femmina da sola non può comandare gli uomini, fare la vendemmia, vendere il vino… Prima di andarsene vorrebbe però abbattere il grandissimo cedro del Libano che lei e il marito avevano piantato il giorno delle nozze e liberarsi di ogni ricordo… Dopo la grande Catastrofe la geografia della Terra è stata completamente sconvolta. I livelli di ossigeno sono bassissimi e si cercano zone adatte per il Ripopolamento.Nel giorno del suo ultimo incarico, il capitano Nyman affronterà una situazione drammatica pur di garantire che il finanziamento del villaggio alpino non venga sospeso…
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