Emilio Ciammetti investito al Cermone, l’imputato: “Sono fuggito perché ero nel panico”

“Mi sono fermato, ho visto una persona a terra e un’altra che la soccorreva. Ero nel panico e sono scappato”. Le parole durante l’udienza dell’investitore di Emilio Ciammetti, il brigadiere in pensione morto investito l’8 marzo 2021
Emilio Ciammetti morto investito al Cermone, ieri l’audizione dell’imputato Cervelli: “Sono fuggito perché ero nel panico”.
Queste le parole dell’investitore di Emilio Ciammetti, il brigadiere in pensione della Guardia di Finanza investito e ucciso mentre attraversava la strada nei pressi del Cermone, l’8 marzo 2021. L’investitore ha anche aggiunto, nell’udienza tenutasi ieri, “Andavo piano. Non l’ho visto, ho solo sentito un colpo. Mi sono fermato, ho visto a terra una persona e un’altra che la stava soccorrendo. Non ho capito più nulla e sono andato via”. Così riporta Il Messaggerol’audizione del 45enne Valentino Cervelli, fabbro di Barete, imputato nel processo per la morte del 61enne Ciammetti. Cervelli è difeso dall’avvocato Guglielmo Santella.
L’impatto si è verificato sulla strada statale 80, nelle vicinanze del Cermone: Ciammetti stava acquistando fiori da regalare ai suoi cari per la Giornata Internazionale della Donna.
L’imputato era risultato positivo a cocaina e cannabinoidi, in merito a questo fatto ha precisato di essersi “lasciato andare tre giorni prima dell’incidente per problemi in famiglia, ma ero lucido al momento dell’incidente”. Ascoltato anche il consulente tecnico della difesa, Cristiano Ruggeri: secondo la sua relazione l’auto condotta da Cervelli viaggiava ad una velocità di poco superiore ai 50 km/h, inoltre – sempre secondo il perito incaricato dalla difesa – Ciammetti “si è disinteressato alla sede stradale” nel momento dell’attraversamento, anche in virtù del fatto di avere indosso la mascherina e il cappuccio della giacca. Quel pomeriggio, infatti, pioveva e l’illuminazione era scarsa. In aggiunta, Cervelli non avrebbe visto il pedone attraversare anche a causa dei fari delle auto in transito che avrebbero riflettuto la luce. L’imputato è accusato di omicidio stradale, aggravato dall’omissione di soccorso e dalla guida sotto effetto di stupefacenti. A novembre prevista la prossima udienza.