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Le nuove stanze della poesia, Francesco Basso

19 ottobre 2023 | 16:38
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Le nuove stanze della poesia, Francesco Basso

Le poesie di Francesco Basso nell’appuntamento con la rubrica a cura di Valter Marcone.

Le nuove stanze della poesia: Francesco Basso.

Francesco Basso ha partecipato con Poesie di Domani (L’Eco della Riviera) alla prima edizione del Premio Strega poesia
Classe 1985, nasce a Sanremo ed è Vicedirettore de L’Eco della Riviera. Nel 2023 si aggiudica il Premio Speciale nel Concorso di Poesia Ossi di Seppia come Miglior Autore Ligure. Poesie di domani è la sua prima raccolta di poesie. Gli scritti vanno in ordine cronologico e vanno dall’estate del 2006 fino a proseguire nell’inverno del 2022.
Le Poesie di domani sono quelle che poesie che sembrano appartenere a un altro Universo e invece appartengono proprio al nostro quotidiano… un quotidiano che però forse deve ancora diventarlo. Poesie distopiche che vanno dritte al cuore del lettore, che come quadri lo inghiottono nella tela, in un’altra dimensione, realtà, non così dissimile alla nostra, anzi, molto vicina. Partendo dalla copertina in cui aleggia un orecchio steso su dei fiori, l’autore vorrebbe indicare l’orecchio di Van Gogh, quell’orecchio reciso che trova giovamento solo attraverso la Natura.

Basso ha già pubblicato, in precedenza lavori letterari tra i quali il saggio “Lucio Fulci – le origini dell’horror”, edito da Il Foglio Letterario di Piombino, l’originale “Horror Chef”, una psichedelica unione tra ricette di cucina e narrativa, il romanzo “Caso Voronoff – Tutta la Verità sull’Uomo Scimmia”, di All Around Edizioni, in cui viene ricostruita la vita di uno degli scienziati fra i più celebri al mondo. Alcuni suoi racconti, inoltre, fanno parte di raccolte letterarie come il “Cacciatore di Cuori” pubblicato nell’Antologia “Dritto al Cuore” (Galaad Edizioni), promossa dall’ospedale Bambin Gesù di Roma, insieme a scrittori del calibro di Carlo Lucarelli e Andrea G. Pinketts, e “Quadro della Situazione” che compare nella recente antologia “Lettere al fronte” (All Around Edizioni), dove il mondo visuale incontra quello della scrittura. Con “Poesie di Domani”, pubblicato nel giorno di San Valentino 2023, selezionato per la prima edizione del Premio Strega Poesia, Basso si cimenta in questa nuova avventura proponendo questa raccolta di 38 componimenti d’amore di distopia del quotidiano.

Dice dell’arte e della scrittura : “Arte per me racchiude anche la scrittura. Gli scrittori, i filosofi, gli scienziati, se in loro brucia il talento, la passione, sono artisti. Maradona anche lo era, Einstein, Socrate, Aristotele. A volte chiamiamo quel personaggio filosofo, quell’altro scrittore ma se sono “maestri”, se sono bravi, se sanno comunicare, sono artisti. Anche il lettore è un artista perché dà vita all’opera con la sua immaginazione. L’arte è un tramite con divino e forse è il divino stesso che si manifesta. Van Gogh non era assolutamente capito in vita, London pure, sono dovuti morire purtroppo per essere compresi. Il mondo a volte riconosce i geni troppo tardi… direi spessissimo… Mi permetta di fare una digressione, oggi si parla molto di disciplina, di pratica, di riproduzione ma se non si ha l’ispirazione e non si ha l’amore per quello che si fa non andiamo da nessuna parte sotto il profilo artistico. Avevo creato anni fa un corso di scrittura, l’ho chiamato Scrittura Screativa, sì, con la “S”, questo per differenziarlo nel modo più totale da Creativa. La tecnica è fondamentale, è vero ma dobbiamo secondo me ricordarci di cosa differisce un artista da un altro. L’artista fa il genere, è lui un genere, è lui come individuo che dà un contributo all’arte. La tecnica aiuta, ma – secondo me – quello che dà “colore” all’artista, che lo differisce è il suo talento. Grotowski diceva che l’artista deve dare le stigmate al suo spettatore, l’artista quindi deve donarsi, sennò è puro intrattenimento. Io la pensò così, se scrivo un libro dev’essere un dono, un qualcosa. Cerco il dono anche se lo leggo o vedo un film. Cerco sempre qualcuno che mi parli, che mi dia qualcosa in più, che mi cambi, che mi faccia crescere. “
Le poesie di domani : “Trentotto poesie che sembrano appartenere a un altro Universo e invece appartengono proprio al nostro… o forse no?

Poesie d’amore, distopiche, oniriche, che vanno dritte al cuore del lettore, che come quadri lo inghiottono nella tela, in un’altra dimensione. Ogni silloge è un racconto a sé stante che però se letto nel suo insieme compone un mosaico personale.
“Le Poesie di Domani” siamo noi, i nostri inni, le nostre perdite, i nostri sogni, la nostra vita. Partendo dalla copertina in cui aleggia un orecchio steso su dei fiori, l’autore vorrebbe indicare l’orecchio di Van Gogh, quell’orecchio reciso che trova giovamento solo attraverso la Natura. L’arte, anch’essa ferita, trova conforto solo tramite lo sguardo e l’ascolto del lettore che come un demiurgo ha il potere