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Parco Sirente Velino, dal turismo educato al piano strategico del rifugio diffuso

Dal turismo ‘educato’ al Piano Strategico del Rifugio diffuso, la sostenibilità come sfida presente e futura. È questa la 'meta' all'orizzonte del Parco Sirente Velino che, questa mattina, ha incontrato i suoi operatori per proporre e promuovere buone pratiche di innovazione.

Il Parco Sirente Velino chiama, il territorio risponde. Grande partecipazione al convegno in programma questa mattina, sabato 21 ottobre, all’Auditorium Ance dell’Aquila, in occasione del secondo anno della nuova governance del Parco Sirente Velino a trazione Francesco d’Amore. L’incontro ha chiamato a raccolta gli operatori turistici del territorio, i 22 sindaci del Parco, il presidente della Comunità del Parco, Mario Cercarelli, ingegneri, architetti, tecnici e nuove leve: gli alunni del quarto e del quinto dell’Istituto Agrario dell’Aquila.

Nel corso dell’evento sono state affrontate diverse tematiche: l’attenzione, in particolare, si è concentrata sull’importanza di un necessario equilibrio tra gli elementi economici, ambientali e sociali da raggiungere nelle aree protette.
Ospite centrale dell’incontro l’imprenditore turistico Marco Katzemberger, membro della Giunta e responsabile del Turismo di Federparchi Italia, nonché assessore al turismo di Folgarida-Marilleva (cioè la Ski Area di Madonna di Campiglio), già presidente dell’Associazione Qualità Parco del Parco Regionale, Adamello Brenta. Nel suo articolato intervento Katzemberger ha inchiodato la variegata platea illustrando criticità e positività dello sviluppo turistico all’interno di parchi naturali. Partendo dal presupposto che non si abbia una “ricetta scritta da calare sui territori – ha detto -, ma che siano proprio gli uomini a fare la differenza per valorizzare la propria terra, uscendo dall’ottica contemplativa e cercando l’equilibrio tra gli elementi.


La realtà dell’uomo è un elemento che la politica deve considerare e che i Parchi devono comprendere nel loro lavoro di programmazione ad ampio raggio.

Il convegno, moderato dalla giornalista e componente Corecom Abruzzo, Roberta Galeotti, ha visto, gli interventi del presidente del Parco naturale regionale Sirente Velino, nonché consigliere Federparchi, Francesco D’Amore, che ha tirato le somme di questo secondo anno di attività e rilanciato le azioni future messe in campo dal direttivo.
Non tralasciando i “lavori di certificazione di primo livello della Cets, Carta Europea del Turismo Sostenibile, e realizzazione delle diverse parti delle azioni previste dagli operatori e dall’Ente; il progetto pilota del Ministero della Green Community che con un budget di € 2.000.000 il 30 ottobre prossimo vedrà la consegna del progetto definitivo esecutivo della Rete Ciclabile del Parco Sirente Velino.


Il Direttore dell’Ente Parco, Igino Chiuchiarelli, ha concentrato il suo intervento sul turismo educato come forma di valorizzazione del Parco stesso.
“Il Parco ha il delicato compito di far convivere esigenze diverse – ha spiegato il direttore Chiuchiarelli – tra la conservazione dell’habitat e il benessere delle comunità ospitate. Un compito previsto già nella legge istitutiva dei Parchi stessi, che nascono proprio per applicare il concetto di sostenibilità. Spesso, però, c’è un sentore comune che vede le comunità percepire negativamente il ruolo dell’Ente: arrivare all’obiettivo della sostenibilità vuol dire giungere al punto in cui il Parco diventi un vero valore aggiunto per tutti, garantendo sì la conservazione dell’area protetta, ma altresì lo sviluppo di una nuova economia, che parta anche da un turismo educato e responsabile”.
L’assessore regionale all’Ambiente ed ai Parchi Emanuele Imprudente è intervenuto sull’importanza della filiera politica che, in casi virtuosi come questo, consente di mettere a terra molto validi progetti di crescita, sviluppo e riqualificazione. Un “comune sentire di obiettivi ambiziosi e lavoro serrato che ha portato il Parco ad avere riconoscimenti nazionali ed anche progetti pilota ministeriali. Un parco che è stato a lungo la Cenerentola commissariata della regione Abruzzo e che da due anni ha cambiato passo con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

Nel corso del convegno l’assessore comunale Francesco De Santis ha portato i saluti del Comune dell’Aquila, delegato dal sindaco Pierluigi Biondi, ed ha parlato del “ruolo dell’Aquila come città territorio, cerniera tra i due parchi, quello nazionale ed il Parco regionale Sirente velino”.
L’architetto PhD Marcello Borrone ha illustrato nel suo intervento tecnico il piano strategico del rifugio diffuso del Parco. Ha concluso i lavori l’architetto Vincenzo Speziale che ha presentato una prima applicazione del riuso degli stazzi esistenti nel parco, in particolare delle pagliare di Fagnano Alto.

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