Camere con vista

Elezioni, in Trentino e Alto Adige Fdi trascina il centrodestra: a Foggia vince il campo largo del centrosinistra

Pochi mesi alle elezioni regionali, intanto arrivano i risultati dal Trentino e Alto Adige e non solo: vittorie del centrodestra, trascinato da Fratelli d'Italia. Novità a Foggia: trionfa Maria Ida Episcopo, con l'intesa Pd - M5S

Le elezioni di questo weekend offrono pochi dati per un’analisi dello stato di salute dei partiti: solo un riscaldamento, in vista della partita vera e propria tra regionali ed europee. Nessuna sorpresa in Trentino e Alto Adige, dove il centrodestra supera gli avversari, Galliani si impone a Monza. Il campo largo del centrosinistra vince a Foggia.

Tutto come previsto o quasi nel voto di domenica e lunedì. Un test per valutare lo stato di salute dei partiti, a pochi mesi dalle dispute più significative come le regionali in Abruzzo e poi la competizione europea. Generale il calo della partecipazione. A Monza in particolare ha votato meno del 20 per cento degli aventi diritto. La vittoria, scontata, è andata a Galliani, che ha preso il posto di Silvio Berlusconi, di cui è stato per una vita amico e collaboratore. Galliani ha avuto più del 50 per cento dei voti, il radicale Cappato, sostenuto dalla sinistra, è stato nettamente sconfitto. Del resto Cappato con le sue battaglie sul fine vita non aveva dalla sua il pronostico e nemmeno il consenso di parte del mondo cattolico.

Più complessa la situazione in Trentino e in Alto Adige. Presidente della provincia di Trento è stato confermato il leghista Maurizio Fugatti, che con oltre il 50 per cento dei voti ha battuto il candidato del centrosinistra Francesco Valduga. Malissimo il candidato 5Stelle, di poco sopra l’uno per cento. Tra i partiti, il primo è il Pd con il 16,2%, seguito dalla Lega, 13,2 & e FdI 12,2%. In Alto Adige scontata la vittoria del Svp, che però perde molto rispetto alle precedenti elezioni anche per l’avanzare di due concorrenti della stessa area, il nuovo partito indipendentista fondato da Eva Klotz e un altro partito no-vax e anti-immigrati. Dei partiti di lingua italiana da segnalare il crollo della Lega, parzialmente recuperato da FdI. Ma siamo nell’ordine del 6%. Comunque nella regione, chiaramente divisa in due, da una parte una stragrande maggioranza di lingua tedesca e dall’altra, il Trentino italiano, si può dire che la maggioranza di centrodestra segna un punto a proprio favore, dimostrando che unita è in grado di fronteggiare una sinistra che stenta a creare un campo largo, oppure è costretta a farlo con candidati di compromesso che possono piacere alle segreterie politiche, ma non trovano consensi tra i cittadini.

Il vero esperimento del campo largo è stato a Foggia. Qui Pd e 5Stelle hanno trovato l’intesa sul nome di Maria Aida Episcopo, che ha sfidato Raffaele Di Mauro del centrodestra. Foggia arriva al voto dopo due anni di commissariamento, in seguito allo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose. Comunque, anche nella città pugliese dove i 5Stelle sono particolarmente forti (anche Conte è di quelle parti) c’è stato un notevole calo nell’affluenza. Ha votato il 60 per cento, meno 6 punti rispetto alla precedente tornata che vide la vittoria di un sindaco leghista. La vittoria è andata a Episcopo, che è stata eletta al primo turno avendo ottenuto il 52% dei voti, doppiando il candidato del centrodestra. I risultati di queste elezioni possono dare solo alcune indicazioni nazionali. Un dato è costante: il calo della partecipazione al voto che riguarda tutta Italia. Altro dato che emerge è l’affermarsi sempre più di FdI rispetto agli alleati.
Altro elemento è che dove Pd e 5Stelle si uniscono su un nome valido diventano competitivi, più a sud che a nord, dove i 5Stelle sono particolarmente deboli. Oggettivamente altre indicazioni non vengono. È vero che il centrosinistra conquista Foggia, ma dopo una vicenda particolare.
In questa tornata elettorale le questioni locali hanno il sopravvento, anche se dopo il voto ogni forza ha un motivo per festeggiare. Lo fa Giorgia Meloni, per il Trentino e l’Alto Adige, lo fa la sinistra per Foggia. Ma è solo un riscaldamento prepartita. La partita vera, quella che certificherà lo stato di salute dei partiti, sta per iniziare. E si concluderà a giugno con le europee.

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