L’Adsu farà appello avverso tutti i contenziosi relativi al crollo della Casa dello Studente la notte del 6 aprile 2009.
Lo ha affermato in una nota il presidente dell’Adsu L’Aquila, Eliana Morgante e nel decreto con cui ha affidato allo studio legale Pasquali l’incarico di presentare ricorso contro la sentenza civile di primo grado che, a marzo scorso, ha condannato l’ente a risarcire i feriti del crollo della Casa dello Studente. Si tratta di risarcimenti per un totale di circa 700mila euro per 4 ragazzi che riuscirono a salvarsi, ma rimasero feriti gravemente nel corpo e nell’anima. La Regione ed Adsu sono state condannate a risarcire somme di danno biologico permanente che vanno da 180 a 200 mila euro rivalutate, per ciascuno dei quattro studenti. Questa sentenza si inserisce in un filone di processi civili afferenti il crollo della casa dello studente dove morirono giovani studenti ed altri riportarono lesioni. La vicenda civile trae origine dal processo penale per il crollo della Casa dello studente. Il crollo dell’edificio, a seguito della scossa delle 3,32, fu attribuita a responsabilità umane come evidenziato dalle consulenze del team di tecnici della Procura.
Nel pronunciamento di primo grado a firma del giudice Baldovino De Sensi è stato ribadito un concetto: non è stato solo il sisma del 6 aprile 2009 a provocare il crollo in cui, lo ricordiamo, persero la vita 8 studenti universitari, ma anche le criticità strutturali del palazzo di via XX Settembre. Per questo, il giudice ha condannato sia la Regione Abruzzo in quanto proprietaria e l’Adsu in quanto ‘usuaria’ della Casa dello Studente; ma i due enti potranno rifarsi del 40% del dovuto sui tecnici condannati. Infatti, come stabilito dalla Cassazione sono stati condannati anche un architetto e alcuni ingegneri a vario titolo per i reati di lesioni personali, disastro colposo, crollo di edificio, omicidio colposo plurimo.
Ricorda Il Centro, a rappresentare allora i parenti delle vittime nel processo e oggi i 4 ragazzi feriti nella causa civile, è l’avvocato Wania Della Vigna.
