L’AQUILA – Prima pietra al Ponte Belvedere, Palumbo (PD): “Due anni di ritardo e dubbi rimasti senza risposte”.
“Quanto sarebbe stato utile oggi il collegamento attraverso il Ponte Belvedere per sopperire ai pesanti disagi che il restringimento disposto su Via XX Settembre sta causando al traffico cittadino?”. A porsi la domanda è il consigliere comunale del PD, Stefano Palumbo, che al microfono del Capoluogo.it sottolinea: “Sarebbe bastato rispettare gli impegni assunti dall’amministrazione comunale, rivelatisi invece, spicciola propaganda da campagna elettorale con il cantiere per i lavori di demolizione del vecchio ponte trasformato in un set cinematografico tra droni, dirette video e interviste autocelebrative. Ricordate?”
“Con due anni di ritardo e senza il minimo pudore – prosegue Palumbo – Biondi e i suoi assessori hanno inteso invece celebrare la posa della prima pietra del nuovo ponte, come nulla sia successo e nonostante le risposte ai tanti dubbi sollevati dall’opposizione sulla correttezza delle procedure seguite non siano mai arrivate. Risposte necessarie a garantire che non tanto la prima, quanto l’ultima pietra sia posata nei tempi previsti, senza ulteriori imprevisti ed inciampi che rischiano invece di minare il percorso amministrativo e procrastinare ulteriormente il completamento di un’infrastruttura strategica per la città”.
Il riferimento è alla cerimonia che si è svolta lunedì scorso per la posa della prima pietra del nuovo Ponte Belvedere: 4,6 milioni di euro, compresi quelli di demolizione conclusi nel 2021, il valore degli interventi per la realizzazione della nuova infrastruttura “strallata”, con tempi di riconsegna di circa duecento giorni, al centro di una operazione che ha un costo complessivo di 6,1 milioni.
Una cerimonia che per lo stesso Palumbo rappresenta più che altro un ulteriore strumento di “campagna elettorale”: “Del resto, – sottolinea infatti – le elezioni regionali sono alle porte e, come fatto in occasione del rinnovo del Consiglio comunale, l’importante è fare annunci e promesse, poco importa se poi sistematicamente disattese. Peccato, per l’amministrazione Biondi, che i nodi prima o poi vengono al pettine e la realtà sotto gli occhi di tutti i cittadini è ormai quella di una città sempre più paralizzata, proprio come il traffico lungo Via XX Settembre“.
