“Il grande libro delle risposte abruzzesi”: da Marino Cardelli, noto sui social come Il Pretuziano, e Cristiano Catalini, l’ultima creatura: circa 600 pagine con quelle risposte alle tante domande di tutti i giorni, proprio come avrebbe potuto fare “nonnò”o la commare Nunziadina.
“Il grande libro delle risposte abruzzesi” è solo l’ultima uscita dell’Agenda Agricola Abruzzese, progetto editoriale che conta decine di pubblicazioni legate alla storia, alla lingua ed alla cultura della regione, divulgazione popolare, ma non solo, ad opera di giovani, come Cristiano Catalini e il Pretuziano che cercano di non far dimenticare quel sano folklore denso di allegra ‘abruzzesità. Marino Cardelli, archeologo, con i suoi oltre 100 mila followers su Instagram, in poco tempo ha spopolato con le cover dei grandi successi, argomenti topic e trend del momento, tutti ovviamente in chiave nostrana. Marino vive in Inghilterra; da lì, anche per non sentire la nostalgia di casa, pubblica quasi ogni giorno, cover, parodie e fotografie che ricordano tanto il suo amato Abruzzo, la terra da cui è partito per andare a stalkerizzare la Royal family con i suoi divertentissimi doppiaggi in dialetto nostrano della compianta Regina Elisabetta II.
Adesso, insieme al comprare Cristiano Catalini sono andati oltre la semplice immaginazione, calandosi nei panni di “nonnò”, “zizì”, della “cummara” che fa la fila “da lu meteche”, fornendo le risposte che questi personaggi avrebbero dato se interrogati in merito alle grandi domande di tutti i giorni. Un libro quindi che in chiave abruzzese si ispira al celebre volume di Carol Bolt.
Il Pretuziano: Orgoglio made in Abruzzo, Sono sempre stato un buffone e non me ne vergogno
Di tanti modi che c’erano per parlare dell’Abruzzo, come mai proprio la scelta di un manuale? “Care commare e compari, se vi state chiedendo ‘ma cuma ha m’ha calatë mmendë di comprare questo libro?’ significa che già siete nel mood giusto…Mo’ uno si aspetta che questo tipo di pubblicazioni debbano essere sibilline, un po’ misteriose e, quantomeno, che possano servire per ottenere un conforto di fronte a dubbi o questioni che ci tormentano. Allò, tutto po’ esse…Dopo la pubblicazione di la ‘Legge di Giuanne Lu Fregne’, io e Cristiano ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore pè fa lì solde e ci siamo detti: ‘Perché non facciamo il libro delle risposte in dialetto abruzzese, cuscí nze lu combre nisciune?’ E tanto è stato. Scherzi a parte, l’obiettivo principale era quello di celebrare l’Abruzzo e la sua cultura attraverso le espressioni del nostro dialetto, diretto, schietto, senza mezze misure, a volte spietato, è vero, ma d’altronde non è così anche la vita? Speriamo che questo libro come anche gli altri scritti in collaborazione con Cristiano, possano essere apprezzati da tutti coloro che sa legge, in primis, e poi da tutti quelli che amano la nostra regione e che desiderano preservarne la tradizione anche e soprattutto attraverso il divertimento, che in fin dei conti non guasta mai”, spiega il Pretuziano sentito dal Capoluogo.
Come è nato il sodalizio ‘artistico’ con Cristiano e perchè ‘avete sempre l’Abruzzo in bocca?” Oh il folklore abruzzese.. beh naturalmente io trovo incredibilmente noioso e fuori moda. Tutta questa gente che parla in dialetto con le shtè e le ndè, che balla canta e si diverte…Gente così ospitale che si offende se non ti prendi un complimento, così banale..I costumi tradizionali? Ma ti pare che vai girando così? E la cucina abruzzese? Ma a chi gliene importa? Vivendo in Inghilterra ho sviluppato un certo aplomb e mi sono completamente distaccato da arrosticini, chitarra e timballo, porchetta, no no (manne manne). Questa cosa dell’ Abruzzo ci ha preso così male che per poté sfugà ci abbiamo dovuto scrivere una serie di libri. Io e Cristiano abbiamo sviluppato un certo feeling, nel senso che ‘nu matte da sole il più delle volte è innocuo’, ma quando si incontrano du ‘mattasciodde’ le conseguenze possono essere catastrofiche. Aspettate Natale e vedete che vi combiniamo, poi non dite che non vi avevamo avvisato”.
A chi vi siete ispirati per realizzare il manuale? “Alle storie, alle leggende e alle tradizioni d’Abruzzo, una regione che, contrariamente a quanto detto sopra, è ricca di cultura. In questo libro abbiamo voluto condividere risposte generiche in dialetto abruzzese per rendere omaggio alla nostra terra e alle persone che l’hanno abitata nei secoli. Risposte come le abbiamo sentite dai nostri nonni, risposte che in un modo o nell’altro hanno influenzato le nostre scelte, perché oneste, sincere, trasparenti, autentiche e leali. E come preservarne l’autenticità se non attraverso un libro che ti può sia consigliare ma anche prenderti a male parole se sta di vena storta? In fondo il libro è abruzzese e in quanto tale è forte, è gentile ma non lo devi scocciare più di tanto che se poco poco, n’arvè li 5 minute, t’argire pure nu cuppine. Da utilizzare con cautela”.
IL GRANDE LIBRO DELLE RISPOSTE ABRUZZESI: GUIDA ALL’USO
Allora, utilizzare questo libro è molto semplice e basta seguire pochi accorgimenti:
1) Prendi lu libbrë.
2) Pensa ad una domanda da fare… concentrati per bene, fissala in mente.
3) Apri una pagina a sentimenDo, ossia come se a guidarti ci fosse una mano invisibile (se lo stai a fa’, non stai bene, ma fa’ nintë).
4) Se hai aperto una pagina a caso e ti trovi sull’indice, l’introduzione, la guida all’uso o i credits in fondo al volume, cominciamo veramente male, ma non preoccuparti, c’è speranza per tutti…
Per tutte le risposte quindi, il libro è disponibile su Amazon.
