Tsa, 60 anni di applausi: grande attesa per la riapertura del Teatro Comunale

Il Tsa celebra con una serata dedicata a Shakespeare i suoi primi 60 anni. “Ce lo ridaranno questo teatro…”, il presidente Buttafuoco auspica un celere ritorno nella sede storica.
Una serata di sorrisi, applausi e ricordi all’insegna del buon teatro per celebrare i primi 60 anni del Tsa, l’ente che ha reso lustro all’Abruzzo attraverso la cultura.
Alla cerimonia al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila per rendere omaggio all’impegno del Tsa hanno partecipato, tra gli altri, Pietrangelo Buttafuoco, presidente del Tsa e da poco nominato Presidente della Biennale di Venezia che ha auspicato – come tutti – un ritorno in tempi celeri nella sede storica, ancora interessata dai lavori di ristrutturazione post sisma, il direttore artistico, Giorgio Pasotti, la responsabile della comunicazione, Roberta Gargano, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. A chiudere la serata, moderata da Roberta Gargano, un “divertissement” shakespeariano nato da un’idea di Viola Graziosi e Graziano Piazza tratto da “Sogno di una notte di mezza estate”.

L’evento che ha celebrato questo importante ‘compleanno’ arriva pochi giorni dopo la presentazione del cartellone con la nuova stagione, già sold out per quasi tutti gli spettacoli. Stefano Fresi, Fabrizio Bentivoglio, Vanessa Scalera sono alcuni dei nomi che animeranno la nuova stagione 2023/24.

Tsa: una storia e un sogno iniziati a ottobre 1963
La storia dell’ente inizia a ottobre del 1963: Luciano Fabiani, Peppino Giampaola ed Errico Centofanti, sono stati loro i 3 visionari fondatori del TSA che, con la loro caparbietà ed il loro sogno, portarono in Abruzzo la produzione teatrale. Il nome Teatro Stabile dell’Aquila ha dato omaggio e continua a darlo alla città portando grandi allestimenti sui palcoscenici italiani e su quelli di tutto il mondo, anche se fin dalle origini è stata chiara una reale connotazione di teatro del territorio. Massima istituzione abruzzese di produzione artistica, ha messo in scena testi che spaziano dalle sacre rappresentazioni dell’inesplorato patrimonio post-medioevale, alle opere di Ferdinando Galiani, D’Annunzio, Silone, Pomilio fino ai testi moderni e contemporanei di Povod , Strindberg, Kafka, Joyce, David Mamet, Amélie Nothomb, Luciano Violante, Umberto Eco. Gli spettacoli del TSA hanno condotto sui palcoscenici di tutta Italia la grande drammaturgia abruzzese, cui era mancata fino ad allora un’attenzione che la proponesse in una organica sistemazione storico-critica.

Tra le tante stagioni di produzione che hanno visto lo Stabile protagonista della scena italiana ricordiamo lo spettacolo “Dramma della gelosia”, regia di Gigi Proietti, interpretato da Pino Quartullo e Sandra Collodel, “La Certosa di Parma”, un grande allestimento con la regia di Luca De Fusco che ha curato anche il “Viaggio a Venezia”, terza tappa del progetto di riscrittura dei grandi classici. “Falstaff e le Allegre Comari di Windsor”, spettacolo risultato il più visto della stagione 2001/2002, con protagonista Giorgio Albertazzi, “Non ti conosco più”, raffinatissima commedia brillante interpretata da Edoardo Siravo, Sandra Collodel, Vittorio Viviani e Gisella Sofio, entrambi con la regia di Gigi Proietti. Ma anche, per la prima volta in Italia, e in esclusiva da Broadway, “Jekyll & Hyde, il musical” con Giò Di Tonno e “La parola ai giurati”, un giallo giudiziario che parla di pena di morte, con la regia e l’interpretazione di Alessandro Gassman ed il patrocinio di Amnesty International, spettacolo applaudito dalla critica e da oltre cinquantamila spettatori nella sola stagione 2007/2008. Tra i tanti ultimi allestimenti post sisma accolti dal plauso del pubblico, e dei media, ricordiamo: “Scene da un matrimonio” regia di Alessandro D’Alatri con protagonisti Daniele Pecci e Federica Di Martino; “Cyrano de Bergerac”, “Don Giovanni” per la regia ed interpretazione di Alessandro Preziosi (direttore artistico dell’ente a cavallo del sisma del 6 aprile 2009 ndr).
Ed ancora “Grand Guignol all’italiana” , sempre di D’Alatri consuma straordinaria Lunetta Savino e “China Doll” ancora di D’Alatri con Eros Pagni. C’è stato spazio anche per splendide e sorprendenti riletture di classici come “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare, per la regia di Andrea Baracco, con Lucia Lavia, Antonio Folletto e la partecipazione straordinaria di Alessandro Preziosi nel ruolo di Mercuzio; in tempi più recenti l’emozionante “Clitemnestra” di Luciano Violante a cui ha dato vita Viola Graziosi; la modernissima versione di “Hamlet” con la regia di Francesco Tavassi, protagonista Giorgio Pasotti, applauditissimo anche nei “Racconti disumani” da Kafka, regia di Gassman. Le ultime stagioni hanno visto debuttare sui palcoscenici italiani, tra i tanti allestimenti, “La misteriosa fiamma della regina Loana”, romanzo di Umberto Eco, con la regia di Giuseppe Dipasquale, con Ninni Bruschetta e Viola Graziosi,“Fontamara” realizzato con la Compagnia del Lanciavicchio e “Non svegliate lo spettatore” con uno straordinario e unico Lino Guanciale nei panni di Ennio Flaiano.
