Infrastrutture e trasporti

Autostrade A24 A25, il Mit: “Non c’è intenzione di aumentare pedaggi”

Autostrade A24 A25, al Mit l'incontro con i rappresentanti della regioni Lazio e Abruzzo. Confermata l'intenzione di non aumentare i pedaggi. Gli aggiornamenti

Autostrade A24 A25, al Mit l’incontro con i rappresentanti della regioni Lazio e Abruzzo. Confermata l’intenzione di non aumentare i pedaggi.

Riunione oggi al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con i rappresentanti territoriali della Regione Lazio e Abruzzo per un aggiornamento della situazione relativa alla gestione delle autostrade A24 A25 Roma – L’Aquila – Teramo e diramazione per Torano – Pescara. Lo riferisce il Mit in una nota. Durante il vertice “è stata confermata l’intenzione di non aumentare i pedaggi” ed è stata illustrata la nuova pianificazione in ordine al progetto di adeguamento del sistema idrico del Gran Sasso.
All’incontro, coordinato dal consigliere presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Davide Bordoni, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, l’assessore ai trasporti della regione Lazio Manuela Rinaldi, l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi, il Commissario straordinario dell’opera Marco Corsini e il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi.

La presa di posizione dei sindaci di Lazio e Abruzzo

I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la sicurezza della A24/A25, all’esito dell’incontro presso il Mit, dinanzi alle “bocche cucite” del Ministero sul futuro della gestione delle nostre autostrade, hanno ribadito con fermezza le loro richieste: riduzione dei pedaggi dal 01 gennaio 2024 (il semplice blocco del pedaggio al 31 dicembre 2017, risultato raggiunto grazie alla battaglia di sindaci e amministratori non è sufficiente), eliminazione del pedaggio nel tratto urbano di Roma, chiarezza sulle scelte relative alla sicurezza e piena condivisione di tutti gli interventi, onde evitare che essi abbiano risvolti negativi per i nostri territori. È stato ribadito il NO alle scelte calate dall’alto e dannose per i citadini.

È stata pretesa, per sospendere il presidio organizzato per il 10 novembre 2023, una data certa per la nuova convocazione del tavolo istituzionale: il 12 dicembre i sindaci e gli amministratori saranno nuovamente al Mit per accertarsi che le richieste avanzate siano state ascoltate. Diversamente si tornerà a manifestare ad oltranza.
Nei prossimi giorni verranno inviate delle richieste di incontro ai Commissari Corsini e Caputi per fissare un incontro e confrontarci sui futuri interventi di messa in sicurezza. Oggi ci sono tute le condizioni affinché le istanze di sindaci e amministratori vengano accolte, non verranno accettate soluzioni contrarie alla crescita e al benessere dei territori.

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