Controlli dei Nas nelle mense scolastiche: in Abruzzo umidità e attrezzature non idonee

Ispezioni dei Nas nelle mense scolastiche di tutta Italia: 42 controlli in Abruzzo. Diverse le irregolarità emerse, le più gravi a Chieti e Pescara
Controlli a tappeto dei Nas nelle mense scolastiche italiane. 42 locali ispezionati in Abruzzo: L’Aquila la provincia con meno irregolarità. Situazioni più critiche riscontrate a Chieti e Pescara, soprattutto per presenza di infiltrazioni e umidità, oltre ad attrezzature frigorifere non idonee.
Mense scolastiche al setaccio. Il risultato dei controlli è abbastanza preoccupante, con alimenti mal conservati, scarsa igiene nei locali dove vengono prepararti i pasti, presenza di umidità, muffa e anche di insetti ed escrementi di roditori. Insomma una mensa su quattro è irregolare, secondo quanto emerso durante i controlli effettuati sul territorio nazionale dal Comando carabinieri per la tutela della salute, d’intesa con il Ministero della Salute sui servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. Le verifiche, svolte nell’ultimo mese, hanno interessato circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva. Tra le ditte controllate, 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%.
I controlli in Abruzzo
In Abruzzo sono stati effettuati 42 controlli che hanno riguardato mense scolastiche con punto di cottura interno, ma anche refettori e centri cottura per la preparazione di pasti destinati alla refezione scolastica. Per circa la metà degli obiettivi ispezionati sono state evidenziate carenze (non particolarmente gravi), in numero maggiore nella provincia di Teramo e minore nella provincia dell’Aquila.
Le situazioni più critiche sono state riscontrate nelle province di Chieti e Pescara, dove sono state rilevate inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali dei locali per la presenza di infiltrazioni e umidità, attrezzature frigorifere non idonee, presenza di spigoli vivi, locali sottodimensionati ed estintori scaduti di validità. Carenze gestionali sono emerse durante la preparazione dei pasti per la mancata comunicazione al consumatore finale degli allergeni contenuti nelle pietanze somministrate, la mancata applicazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo e per il riutilizzo di MOCA (materiali a contatti con gli alimenti) monouso. In un solo centro cottura è emersa promiscuità di alimenti vari conservati nelle celle frigorifere destinate a frutta e verdura. Non sono stati operati sequestri di alimenti, risultati regolarmente tracciati.
Mense scolastiche irregolari nelle regioni italiane: sanzioni pecuniarie per 192mila euro.
Sono state accertate 361 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 192mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione e conservazione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto. È stata anche disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 13 aree cucina-depositi alimenti per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, di formazioni di muffe, di insetti ed escrementi di roditori.