L'aquila

Cantieri in centro storico, modifiche al Regolamento TARI per agevolare le attività commerciali

L'AQUILA - Il Consiglio comunale approva la modifica al regolamento TARI per le utenze non domestiche penalizzate dai lavori di riqualificazione in centro storico. 

L’AQUILA – Il Consiglio comunale approva la modifica al regolamento TARI per le utenze non domestiche penalizzate dai lavori di riqualificazione in centro storico.

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato stamani la delibera che riduce del 50% la tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (tari) in favore delle utenze non domestiche del centro storico interessate dai lavori di riqualificazione. Il provvedimento è stato votato all’unanimità e il beneficio sarà applicato per tutto il perdurare dei cantieri. “Soddisfazione” è stata espressa dall’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, il vicesindaco Raffaele Daniele. “Abbiamo svolto numerose riunioni con i commercianti del centro storico – ha commentato Daniele – prendendo l’impegno di intervenire per alleviare il disagio economico che creano questi interventi, senza dimenticare comunque che gli stessi sono di estrema importanza, facendo parte del progetto complessivo di rinascita del centro cittadino. La promessa è stata mantenuta”. Domani sarà pubblicato l’avviso per formulare la domanda finalizzata alla riduzione della metà della tari per gli aventi diritto. I termini scadranno il 15 dicembre.
“Grande soddisfazione per il risultato, perché viene incontro alle attività produttive e commerciali del centro storico dell’Aquila e dimostra l’attenzione dell’assise civica alle esigenze dei cittadini” commenta il Presidente del Consiglio Comunale Roberto Santangelo. La modifica approvata riguarda in particolare il comma 6 dell’art. 42 del Regolamento della Tassa sui rifiuti, permettendo di agevolare le imprese commerciali presenti nelle aree dove sono installati i cantieri per le opere di riqualificazione della città, qualora subiscano un disagio economico correlato ad essi.

In apertura dei lavori il Consiglio ha approvato con 17 voti (gruppi di Fdi, Forza Italia, Noi moderati, Udc, Lega, L’Aquila futura, l’opposizione è uscita dall’Aula) una mozione con cui il sindaco viene impegnato “a condannare, in conformità alla legge dello Stato e alle più elementari esigenze di rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne e dei bambini, la pratica dell’utero in affitto”. Il documento inoltre chiede che l’operato in fatto di registrazioni anagrafiche sia conforme alle normative vigenti e “all’interpretazione fornita dalle sezioni unite della Corte di Cassazione”. La mozione ha visto come primo firmatario il consigliere Leonardo Scimia (Fdi).
L’Aula ha successivamente respinto un ordine del giorno (Rotellini e Giannangeli, L’Aquila Coraggiosa) con il quale, a proposito della realizzazione del Parco della Luna, si chiedeva l’impegno dell’amministrazione a convocare, vista la fase di progettazione, un incontro pubblico con le associazioni che hanno animato l’area di Collemaggio dal terremoto a oggi, “così da confrontarsi sul destino dell’area e da accogliere eventuali proposte”.
Il Consiglio è poi andato deserto poco prima del voto sulla proposta di delibera riguardante la fase descrittiva della sezione strategica e operativa (parte prima) del documento unico di programmazione (dup) relativo al triennio 2024-2026. Nel corso del voto su una pregiudiziale relativa a un emendamento presentato in Aula, è mancato il numero legale.

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