I dati

Aumentano gli incidenti stradali in Abruzzo nel 2022: 59 vittime e quasi 4mila feriti

Quanti sono stati gli incidenti stradali in Abruzzo nel 2022? I dati Istat: la regione sfiora i 3mila sinistri, con 59 vittime. Incidenti in aumento rispetto al 2021

Domenica sarà la Giornata in memoria delle Vittime della Strada, ma quanti sono stati gli incidenti stradali in Abruzzo nell’arco dell’intero 2022? I dati Istat: la regione sfiora i 3mila sinistri, con 59 vittime. Incidenti in aumento rispetto al 2021, mentre si riduce il numero delle vittime. Tra il 2010 e il 2022 è aumentato anche il numero dei pedoni deceduti per investimenti.

Nel 2022 si sono verificati in Abruzzo 2.824 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 59 persone e il ferimento di altre 3.975. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+3,5%) e i feriti (+4,0%), ma si riduce il numero delle vittime (-26,3%). A livello nazionale, invece, aumentano gli incidenti (+9,2%) i feriti (+9,2) e le vittime (+9,9%).

PROSPETTO 1. INCIDENTI STRADALI, MORTI, FERITI E TASSO DI MORTALITÀ PER PROVINCIA, ABRUZZO.
Anni 2022 e 2021, valori assoluti, variazioni percentuali e tasso di mortalità

L’Abruzzo rispetto agli obiettivi europei

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidenti stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Abruzzo del 53%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -25,3% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce (da 2,9 a 2,1 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti).

Nel 2022 si riduce in Abruzzo l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (39,0% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma inferiore a quello nazionale (44,1% contro 49,3%). Sempre tra 2010 e 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Abruzzo da 12,7% a 18,6%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%.

I costi sociali

Nel 2022 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e circa 900 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in oltre 321 milioni di euro (252,7 euro pro capite) per l’Abruzzo; la regione incide per l’1,8% sul totale nazionale

FIGURA 1. UTENTI VULNERABILI PER ETÀ E RUOLO E UTENTI NEL COMPLESSO MORTI PER INCIDENTE STRADALE IN ABRUZZO E IN ITALIA. Anni 2010 e 2022, valori percentuali.

Il rischio di incidente stradale

Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività aumenta da 140,1 a 140,8, mentre diminuiscono sia l’indice di mortalità, da 2,9 a 2,1 decessi ogni 100 incidenti, che quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che passa da 2,1% a 1,5%. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS016, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (57, con 97 feriti), e delle strade SS017 (51, 2 morti e 83 feriti) e SS080 (47, 4 morti e 70 feriti) (Figura 2).
Gli incidenti più gravi si registrano sulla SS578, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente i 33,3 morti ogni 100 incidenti e 25 decessi ogni cento morti e feriti. L’indice di mortalità cresce nella provincia di Teramo, mentre diminuisce in tutte le altre province.

INDICI DI MORTALITÀ E LESIVITÀ, ABRUZZO.
Anni 2021-2022, variazioni percentuali

Nel 2022 il maggior numero di incidenti (1.853, il 65,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 22 morti (37,3% del totale) e 2.478 feriti (62,3%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano solo sulle strade urbane (+8,2%), mentre diminuiscono sulle autostrade (-12,3%) e sulle altre strade (-2,5%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade (4,2 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,3 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 49,8% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale al 54,8% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un incrocio rappresentano il 49,8% del totale, seguono quelli nei pressi di una intersezione (16,1%), di una curva (7,6%) e di una rotatoria (5,0%). Lungo le strade extraurbane il 26,7% degli incidenti si verifica in prossimità di una curva, seguono quelli nei pressi di un incrocio (7,3%), di un’intersezione (5,1%) e di una rotatoria (2,2%) (Figura 4).

FIGURA 4. INCIDENTI STRADALI CON LESIONI A PERSONE PER CARATTERISTICA DELLA STRADA E AMBITO STRADALE, ABRUZZO. Anno 2022, valori percentuali(a)

I mesi e le ore più a rischio

Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Abruzzo 733 incidenti (26,0% del totale), mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 1.434 (il 50,8% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 1.997 persone (50,2%) e 32 sono decedute (54,2%). L’84,9% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le cinque e le sei del mattino (8,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le quattro e le cinque (7,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (2,4). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 46,3% degli incidenti notturni, il 33,3% delle vittime e il 48,9% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 4,7 decessi ogni 100 incidenti.

Gli incidenti stradali nelle aree urbane, intermedie e periferiche

In Abruzzo il 31,3% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 68,0% del totale. Nei comuni delle Aree interne, significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 32,0% del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2021 nel totale dei Centri (+25,0%), mentre nelle Aree Interne l’aumento risulta più contenuto (-15,7%) (Prospetto 2).

PROSPETTO 2. INCIDENTI STRADALI, MORTI E FERITI PER TIPOLOGIA DI COMUNE, ABRUZZO
Anno 2022, valori assoluti, composizioni percentuali e variazioni

Gli indicatori statistici di mortalità (2,1 decessi ogni 100 incidenti) e gravità (1,5 morti ogni 100 morti e feriti) diminuiscono rispetto al 2021 (2,9 decessi ogni 100 incidenti e 2,1 morti ogni 100 morti e feriti). Nelle Aree interne i valori di entrambi gli indicatori, pur diminuendo, evidenziano il permanere di una situazione critica: risultano rispettivamente pari a 2,2 e 1,5.

I comportamenti a rischio e le persone coinvolte

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (71,3%); la tipologia di incidente più diffusa lo scontro frontale-laterale (988 casi, 9 vittime e 1.491 feriti), seguita dal tamponamento (448 casi, 3 decessi e 701 persone ferite). La tipologia più pericolosa è l’urto con ostacolo accidentale (6,7 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (4,8 decessi ogni 100 incidenti) e l’investimento di pedone (3,6 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 4,8 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,1). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 43,2% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 18,8%, mentre l’elevata velocita per il 16,7% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 5,9% (Tavola 14, in allegato).

Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 45-64 anni (5,8 per 100mila abitanti) e per quella 30-44 (5,3 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,8% delle vittime e il 70,5% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 13,6% dei morti e il 20,8% dei feriti, i pedoni il 18,6% dei deceduti e l’8,7% dei feriti. Il 45,5% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale e il 37,3% dei pedoni feriti appartengono alla classe di età 65+. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 587,9 per la classe di età 15-29 anni, a 370,9 per quella 30-44 anni (Figure 8-11).

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