Collepietro riassapora le tradizioni culinarie di un tempo: la ricetta della pizza di San Martino collepetrana torna a profumare le strade del piccolo centro aquilano.
Collepietro festeggia San Martino e riscopre le sue tradizioni. Un sabato speciale quello vissuto nel piccolo centro dell’aquilano, dove la festa organizzata in occasione di San Martino ha offerto l’opportunità di tornare a preparare la celebre “pizza di san Martino collepretana”, una ricetta locale cara agli abitanti, ma caduta nell’oblio per molti anni. Nel corso della festa itinerante tra le vie del paese, allora, non è mancato il profumo di una ricetta tipica, che anche i più giovani hanno avuto modo di assaporare. L’evento festivo ha animato i sentieri interni alle antiche mura di cinta di Castrum Collis Petri, così si chiamava l’antico borgo di Collepietro, che domina la piana di Navelli.
“Abbiamo voluto rievocare profumi e sensazioni di un’altra epoca, quella di centinaia di anni fa, in occasione di questa festa itinerante che ha portato i partecipanti a perdersi tra le rue e le cantine addobbate”, racconta Mauro Pontelmi, membro della Proloco di Collepietro alla nostra redazione.
“Molti sono stati i piatti da gustare, tipici della tradizione contadina locale: tra fagioli, salsicce, castagne, porchetta, vino e vin brulé. Il nostro piatto forte, però, è sicuramente la pizza con alici di San Martino. Una ricetta nata proprio a Collepietro e tramandata di generazione in generazione.
Si tratta di una vera prelibatezza: è frutto di un’antica ricetta che le famiglie del posto amavano realizzare. La si trovava solo ed esclusivamente qui, tanto che questa pizza non è conosciuta neanche nei paesi confinanti. Non ci è dato sapere quando nacque, sappiamo soltanto che si tratta di una tradizione culinaria ultracentenaria. Molto probabilmente è legata al rito della transumanza, anche perché non si trovavano alici nella nostra zona di montagna. Per questo, si pensa che, dalla costa adriatica, gli ambulanti sfruttavano le vie del tratturo per portare pesce e sale verso l’area interna aquilana”.
