1522, a L’Aquila e sui bus la campagna per diffondere il numero contro la violenza sulle donne

Alla presenza del ministro Roccella è partita a L’Aquila la campagna di diffusione del numero verde 1522, a disposizione delle donne vittime di violenza, promossa dal Comune in collaborazione con l’Ama.
Alla presenza della ministra Eugenia Roccella, del sindaco Pierluigi Biondi e dell’assessore Ersilia Lancia ha preso il via la campagna di diffusione del 1522, il numero verde nazionale anti violenza e stalking, sui mezzi del trasporto pubblico, promossa dal Comune dell’Aquila. Un segnale importante per tenere alta l’attenzione sulla violenza contro le donne, che va oltre la celebrazione di una data simbolica come quella del 15 novembre anche e soprattutto alla luce dell’ultimo episodio, il femminicidio della giovane Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta che non accettava la fine della loro relazione.
L’appuntamento questa mattina in piazza Battaglione Alpini per una conferenza stampa. Il ministro del governo Meloni Eugenia Roccella, il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Ersilia Lancia a bordo di uno degli autobus dell’Ama allestiti con la pubblicità del 1522 hanno percorso alcune strade della città. La campagna di diffusione del 1522, il numero attivo 24 ore su 24 e a disposizione tutti i giorni delle donne vittime di violenza e stalking, è stata realizzata in collaborazione con Ama e con il settore Trasporti, viene lanciata in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma andrà avanti anche negli altri periodi dell’anno. “Il 1522 è una prima risposta della comunità che si stringe intorno alle donne e non può essere pubblicizzato solo quando ci avviciniamo al 25 novembre”.
Roccella si è espressa anche sulla proposta arrivata dalle opposizioni, in merito alla necessità di introdurre l’educazione all’affettività nelle scuole. “C’è stata subito apertura da parte del Governo all’opposizione su una legge in merito all’educazione all’effettività, inoltre la legge contro la violenza sulle donne è stata già votata alla Camera all’unanimità e, ora, andrà all’esame del Senato. Sul tema della violenza sulle donne riteniamo che si debba lottare tutti insieme”.
“La campagna di diffusione del 1522 – ha spiegato l’assessore aquilano alle Pari Opportunità, Ersilia Lancia – fa parte di un ampio programma di interventi di prevenzione e contrasto della violenza che il Comune dell’Aquila porta avanti durante tutto l’anno. In sinergia con le strutture che operano sul campo, con le realtà territoriali e con le istituzioni a tutti i livelli, siamo vicini alle donne per contribuire alla prevenzione e contrasto della violenza e all’accoglienza delle vittime. Perché nessuna sia sola, e non soltanto il 25 novembre”.

“Il Codice Rosso – ha aggiunto Roccella – è la legge già fatta da Giulia Bongiorno, noi abbiamo continuato a legiferareproprio sul solco del Codice Rosso, sull’idea dell’urgenza“.
“Quello che abbiamo voluto fare con questa Legge – ha aggiunto – è proprio non di reprimere dopo che le cose sonoavvenute, dopo che il delitto è avvenuto, ma di prevenire, diinterrompere il ciclo della violenza attraverso delle misurecome quelle cautelare o come l’ammonimento, atto quest’ultimoemesso dal Questore. Misure che risolvono spesso situazioni menopesanti e che permettono la fissazione di tempi certi per la valutazionedel rischio da parte dei magistrati e, quindi, l’adozione dellemisure cautelari. Oggi – ha detto sempre la Roccella – ci sono20 giorni di tempo, l’Italia su questo ha già avuto dellecondanne da parte della Corte di Giustizia Europea, proprioperché i magistrati italiani non avevano la necessaria urgenza.Il Codice Rosso è questo, è l’urgenza con cui bisognaintervenire”.
Il 1522, lo ricordiamo, è il servizio gratuito di pubblica utilità attivato nel 2006 per il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Gli operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l’anonimato, un sostegno psicologico e giuridico, nonchè l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui rivolgersi. Il servizio multilingue, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, dà una prima risposta immediata alle vittime e contribuisce all’emersione delle richieste di aiuto favorite dalla garanzia dell’anonimato.
