Dal consiglio regionale

Abruzzo, approvata la nuova Legge Urbanistica Regionale: obiettivo consumo di suolo zero

Una nuova stagione di trasformazione urbana si apre per l'Abruzzo: approvata in Consiglio regionale la nuova Legge Urbanistica. Ecco cosa cambia

L’Abruzzo ha una nuova Legge Urbanistica regionale.

La seduta del Consiglio regionale di oggi si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Giulia Cecchettin, la ventiquattrenne padovana recente vittima di femminicidio, e dell’ex consigliere regionale Bruno Passeri, scomparso la settimana scorsa. Successivamente in Aula è iniziata la discussione sulla Nuova Legge Urbanistica Regionale – LUR, che è stata approvata con i voti della maggioranza.
Il testo, che si compone di sette Titoli suddivisi in capi e sezioni, per un totale di 108 articoli, detta le norme per il governo del territorio al fine di garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto alle trasformazioni territoriali da esse indotte, evitando il nuovo consumo di suolo, salvaguardando e valorizzando il patrimonio territoriale inteso come bene comune; l’uguaglianza di diritti all’uso ed al godimento del bene stesso nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future. Viene ritenuto strategico fornire chiari indirizzi sul ruolo dei singoli soggetti chiamati alla pianificazione territoriale, nonché dei procedimenti di approvazione dei diversi livelli di pianificazione: la Regione, quale ente con competenze legislative nei vari procedimenti, le Province, quali enti di area vasta, i Comuni, quali soggetti primari di governo del proprio territorio. Dall’edilizia massiva con ingente consumo di suolo alla riqualificazione urbana, dall’urbanistica quantitativa, incentrata sul dimensionamento organizzativo dell’espansione urbana della città costruita, alla qualità del territorio ed alla sostenibilità degli interventi: questi i nuovi paradigmi della programmazione che diventano centrali.

L’obiettivo primario è il raggiungimento del “consumo di suolo zero”, che da vincolo si trasforma in motore di una nuova stagione di trasformazione urbana, fondata sulla riqualificazione dell’esistente e sul ridisegno del territorio urbanizzato, che non deve essere più considerato come un dato acquisito e irreversibile, ma suscettibile di essere ridisegnato e ricucito secondo nuove e più funzionali orditure, in grado anche di recuperare i danni di uno sviluppo passato, di carattere spesso incontrollato e disperso. A tale scopo la legge conterrà una serie di strumenti, dispositivi operativi concreti e meccanismi regolativi, che consentiranno di avviare questo processo di rigenerazione urbana a consumo netto zero di suolo.

I commenti

“Dopo quarant’anni riformiamo una materia che a livello normativo non era più al passo con le trasformazioni degli ultimi decenni. Tra le finalità del testo approvato oggi dal Consiglio regionale ci sono il contenimento del consumo di suolo, la riqualificazione e la rigenerazione urbana oltre alla semplificazione delle procedure. Si tratta di un testo innovativo e per alcuni versi rivoluzionario anche grazie all’introduzione di un diverso impianto della pianificazione del territorio rurale che saprà tracciare, in modo ordinato, una nuova fase di sviluppo socio economico dell’Abruzzo. La nascita della nuova Legge Urbanistica Regionale ha visto un ampio dibattito con tutti i soggetti interessati e il prezioso contributo di Associazioni, Organismi di Categoria e cittadini oltre che delle opposizioni. A questo proposito voglio ringraziare tutti compresa l’intera struttura tecnica e gli uffici del Consiglio regionale.
Sarà possibile garantire il corretto uso e la tutela delle risorse territoriali, ambientali e paesaggistiche; viene assunto come un dovere il contenimento del consumo del suolo; si punta a migliorare la qualità urbana attraverso la compensazione urbanistica e le misure premiali; si tutela le aree agricole di rilevanza ambientale e la qualità degli spazi urbani; si promuove il risparmio energetico e idrico, con un sistema della mobilità e di smaltimento dei rifiuti che sia razionale; si determinano i livelli di qualità urbana in grado di garantire benessere, salubrità, efficienza e sicurezza, oltre a livelli accettabili di insediamenti urbani promuovendo una maggiore qualità della vita soprattutto per i soggetti fragili, il che significa innanzitutto abbattimento delle barriere architettoniche e città a misura di anziano, bambino o diversamente abile”. È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, al termine della votazione odierna.

“La nuova legge urbanistica regionale arriva a distanza di 40 anni dalla precedente. Fino ad oggi il settore in Abruzzo era regolato da una legge del 1983, un’era geologica fa, una legge assolutamente inadeguata ai bisogni contemporanei e all’urbanistica moderna. Oggi abbiamo una nuova legge che affronta i temi attuali. Si passa dalla espansione edilizia alla riconversione, alla rigenerazione urbana, zero consumo di suolo, attenzione estremo alla difesa dell’ambiente, all’equilibrio e soprattutto, alla qualità architettonica. Elementi importanti inseriti all’interno di questa norma che permetteranno ai professionisti, alle amministrazioni comunali e ai cittadini di avere uno strumento moderno ed efficiente che supera decenni di stallo.
Le norme esistenti erano ormai inadeguate e anacronistiche. Ringrazio l’assessore Nicola Campitelli, la maggioranza del Consiglio regionale di centrodestra che ha avuto la capacità e la forza di affrontare un tema così importante, così sensibile, così delicato anche per gli interessi materiali che smuove, aver trovato la giusta sintes ma anche il giusto equilibrio, la convinzione e la solidità anche politica per poter dare alla Regione Abruzzo questo nuovo importante strumento”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio.

“Questo governo regionale, con l’approvazione odierna della legge, porta avanti una nuova visione in materia urbanistica, fatta di semplificazioni normative e di progetti all’avanguardia. Una riforma che occorreva da ben 40 anni e con orgoglio possiamo dire che a fine di questa legislatura siamo riusciti a portare a termine un altro obiettivo che ci eravamo posti all’inizio del nostro mandato e che rappresenta una concreta dimostrazione dell’impronta moderna e riformatrice di questa amministrazione regionale. Alle esigenze dell’Abruzzo è indispensabile rispondere con provvedimenti che diano una scossa a tutto il sistema economico, riducendo l’impatto della burocrazia”. Lo afferma il capogruppo FdI in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia. 

“Oggi è una giornata storica, dopo 40 anni una nuova legge urbanistica al passo con i tempi, che tutela l’ambiente e agevola lo sviluppo del territorio in modo sostenibile ed efficiente”. Così l’assessore regionale all’Urbanistica, Nicola Campitelli, a margine della seduta del Consiglio regionale.
“La nuova legge sull’urbanista è nata con un lavoro sinergico tra gli ordini professionali, le associazioni e i cittadini che hanno potuto proporre migliorie attraverso il portale regionale. È strutturata – sottolinea Campitelli – su tre linee guida principali: riduzione del consumo di suolo, la rigenerazione urbana, quindi maggiori attenzione sul rischio sismico e il dissesto idrogeologico, e la semplificazione delle procedure per pianificare il territorio della regione Abruzzo in maniera completamente diversa rispetto a quanto fatto fino ad oggi, aumentando la qualità urbanistico-ecologica ed edilizia. Diverse amministrazioni regionali hanno intrapreso l’iter di riforma, senza mai raggiungere l’obiettivo, questo governo regionale ha saputo cogliere l’ambizioso obiettivo. Ringrazio – conclude l’assessore – tutto il gruppo di lavoro composto dai componenti del Consiglio Regionale, della Giunta, i consulenti esterni e l’architetto Vincenzo Pellegrini“.

“La legge urbanistica poteva essere per l’Abruzzo l’occasione per porsi al centro del dibattito nazionale ed invece la maggioranza di centrodestra in Regione ha deciso di approvare un testo normativo che, oltre a non offrire strumenti innovativi per il governo del territorio, determinerà seri problemi in particolare nei piccoli Comuni”. È quanto dichiarato dal consigliere Americo Di Benedetto in seguito all’odierna seduta consiliare che ha portato all’approvazione del progetto di legge 298/2023, con oggetto Nuova legge urbanistica sul governo del territorio.
“Questa legge è nata con l’ambizione di superare definitivamente la precedente del 1983, oggetto più volte di modifiche nel corso degli anni. Per questo”, ha affermato il consigliere Di Benedetto, “avevo presentato diversi emendamenti con l’obiettivo non solo di risolvere i problemi emersi nel corso delle audizioni, ma anche di dare alla nostra Regione un testo innovativo come è stato fatto in altre”.
Il pensiero va all’Emilia Romagna che, con la legge n. 24/2017, è diventata il riferimento delle altre Regioni per la legislazione in materia urbanistica. “Purtroppo numerosi emendamenti non sono stati accolti e quindi molte richieste di modifica sono rimaste disattese. Richieste”, ha continuato Americo Di Benedetto, “provenienti soprattutto dall’INU, dagli enti locali e dagli ordini professionali che sanno bene come la norma approvata oggi, al di là dei proclami, non introduce nessuna vera misura di rigenerazione urbana e penalizza, invece, i territori più deboli. Penso in particolare alle aree interne per le quali è stato deciso di non introdurre una disciplina degli usi temporanei che, come è stato dimostrato in alcune realtà, costituisce un valido strumento per favorire il ripopolamento e la nascita di nuove iniziative. Tutto questo, senza considerare la decisione di raddoppiare gli oneri di urbanizzazione in favore della Regione e la mancanza di un reale supporto ai Comuni nell’attività di pianificazione”.

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