Beniamino Manetta ha passato la palla

Lutto nel mondo della palla ovale per la scomparsa del grande giocatore Beniamino Manetta, lustro e gloria neroverde e della nazionale. Il ricordo di Pierpaolo Pietrucci.
Lutto nel mondo della palla ovale aquilana per la scomparsa di Beniamino Manetta.
Grande giocatore di rugby, Beniamino Manetta ha dato lustro al rugby aquilano negli anni d’oro della palla ovale neroverde, è stato anche campione della nazionale italiana
Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci sulla scomparsa di Beniamino Manetta
“Ci ha lasciato oggi Beniamino Manetta, grande giocatore di rugby, professionista stimato, uomo colto, di sinistra e dal pensiero mai banale sulle evoluzioni della società. Emblema dell’quilanità e del rugby aquilano, fatto di cuore, generosità e povertà caratteristiche che hanno fatto di questo sport (il nostro sport) un’icona aquilana, riconosciuta e apprezzata a livello italiano ed europeo.
Conservo di lui tutti i più bei ricordi sui campi di rugby, quelli di via Paganica 3 da militante appassionato del PCI e del Circoletto di cui fu un animatore infaticabile e dove passavamo serate indimenticabili con l’”Africano”, Spartaco Seccia, Gigetto Rotondi, Sergio Tobia e tanti altri compagni che, a noi giovanissimi, ci volevano bene come figli e ci educavano alla crescita migliore. Ciao compagno Benjamin. Un abbraccio forte forte ad Agostino e a tutta la famiglia”.
Nella foto, Beniamino Manetta (secondo in basso da sinistra) insieme alla “vecchia guardia del PCI” in una cena organizzata da Edoardo Caroccia al Circolo sociale di Collebrincioni.
“Il Partito Democratico dell’Aquila – si legge in una nota – piange la scomparsa di Beniamino Manetta, emblema dell’aquilanità, un pezzo di storia della nostra città. Pilone dei due scudetti dell’Aquila rugby nel 1967 e 1969, stimato professionista, Beniamino non fece mai mancare il suo impegno sociale e politico. Uomo di sinistra, colto e dal pensiero mai banale sulle evoluzioni della società, è stato un modello per generazioni di giovani aquilani che, grazie a lui, si sono avvicinati alla politica. È stata questa la sua dote più straordinaria: riuscire a rapportarsi con i ragazzi, sia in politica che sul campo da rugby dove fece da chioccia a campioni che continuarono a scrivere la gloriosa storia neroverde. Per questo, il compagno Beniamino non verrà mai dimenticato. Un abbraccio sincero ai suoi cari, alla moglie Olga, ai figli Olinka e Agostino, al nipote Riccardo”.