A #nonsolocalcio il Tennis Club Area Sport, fra i primi 5 club in Abruzzo: non solo Coppa Davis

All’indomani della vittoria in Coppa Davis, a #nonsolocalcio non potevamo non parlare di tennis. Ospiti della 4′ puntata della stagione, il Tennis Club Area Sport: una realtà che, in dodici anni, è arrivata fra i primi 5 club in Abruzzo.

E’ stato un anno emozionante per questa società, in particolar modo per gli under 10:  a maggio la vittoria del titolo regionale under 10 per i ragazzi allenati da Stefano Laurenzi, Francesco Luzi e Alberto Dioniso. Solo pochi giorni fa il giovanissimo tennista aquilano Andrea Micarellisi è qualificato, quale unico abruzzese, per il Master Junior Next Gen, riservato ai migliori under 10 italiani. ” Siamo partiti dodici anni fa letteralmente da zero” commenta il maestro del Tennis Club Area Sport Stefano Laurenzi. “Vederci adesso davanti a realtà ben strutturate come Teramo ci ripaga dei tanti sacrifici di questi anni. Mi ricordo ancora quando, alle prime lezioni, avevamo tre bambini, di cui due erano figli del maestro Luzi. Ora siamo a 80 bambini della scuola tennis, li abbiamo portati a gareggiare in serie C. Grandi sacrifici ma anche grandi soddisfazioni”

Gli fanno eco Francesco Luzi, che fra pochi giorni affronterà l’esame per diventare maestro nazionale, e Alberto Dioniso.

“Oltre agli scambi, la parte atletica è fondamentale, soprattutto all’inizio della stagione: occorre mettere un po’ di  benzina nei muscoli” sottolinea Francesco Luzi, mentre i ragazzi alle sue spalle si allenano. E il pensiero va alla Coppa Davis. “Era quasi un sogno riportare a casa la Coppa Davis. Io avevo 4 anni, neanche la ricordo: si vivono emozioni uniche anche perché si spera che ci sarà anche un ritorno dal punto di vista di chi ha visto questa grande vittoria. Spero che porti tante persone a giocare a questo sport”.

Alberto Dioniso si occupa invece dei primi approcci al tennis: minitennis per i bambini e tennis per i non agonisti. “Abbiamo un buon movimento di minitennis, di bambini dai 5 ai 12 – 13 anni, selezionati per varie categorie. Sono quello che ha un po’ più di pazienza rispetto agli altri”, scherza ai nostri microfoni. “Ci vuole empatia, tolleranza: adoro lavorare con i bambini”. E ai genitori dice: “I bambini devono essere liberi di scegliare. Non devono scegliere i genitori per loro”.