Il pacchetto per restituire A24 e A25 a Strada dei Parchi è una vera inversione a “U” del governo: ripristino della concessione e una provvisionale di 500 milioni. Il Gruppo Toto era stato precedentemente estromesso dal governo Draghi
A24, mossa di scacchi firmata Matteo Salvini. Il Ministro dei Trasporti ha inserito un emendamento al Dl 145, attualmente in revisione al Senato che rappresenta, di fatto, un enorme passo indietro di Palazzo Chigi sul tema. Nel luglio 2022, infatti, era stato il premier Draghi a mettere alla porta il Gruppo Toto, affidando contestualmente A24 e A25 all’Anas. Il vertice di Palazzo Chigi allora parlò di “gravi inadempienze” nella gestione dei viadotti. Un occhio era rimasto, inevitabilmente, alla tragedia del ponte Morandi, dalla quale erano scaturite norme d’acciaio sulla sicurezza infrastrutturale. Apriti cielo. Prima diffida e poi si va in concordato. Oltre a far cadere le accuse, Strada dei Parchi ottiene un giusto risarcimento di 2,2 miliardi per l’interruzione della convenzione A24, in scadenza nel 2030. Non finisce qui: il Tribunale di Roma infatti sancisce anche una provvisionale di mezzo miliardo da corrispondere immediatamente ai Toto.
Tutto questo succedeva nel giugno 2022: seguivano mesi di incontri, con l’obiettivo di chiudere il contenzioso e silenziare ogni pretesa legale nei confronti del Mit. L’operazione però ha incontrato le perplessità di Giorgia Meloni. Le parole però stanno a zero. La mossa avrebbe ricevuto l’ok del Ministro Giancarlo Giorgetti, e quindi è stata inserita nel Dl 145 sul riordino in materia fiscale. Nonostante il nulla osta di Via XX Settembre, la vicenda pare aver lasciato in eredità pesanti strascichi all’interno della maggioranza, con evidenti divisioni fra i due più influenti partner di governo.
Il Dl 145 riporta il bilancio previsionale 2024, nonché il pluriennale per il triennio 2024-2026.
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