Qui comandano i cervi: agricoltori stremati in Valle Subequana

Ancora danni da cervi in Valle Subequana, la denuncia di un imprenditore agricolo
“Arrivano con le sementi appena piantate e scavano. Poi tornano sempre, soprattutto quando sono nate le piantine per pascolare beatamente, danneggiando tutto ciò che trovano. Quello dei cervi ormai è un problema serio”.
Il Capoluogo raccoglie una nuova segnalazione da parte di un imprenditore agricolo di Castel di Ieri.
Ha un’azienda agricola di oltre 250 ettari, con terreni lungo l’intero perimetro della Valle Subequana,“terre in cui ultimamente comandano soltanto i cervi. Inizialmente, visti i danni, pensavo si trattasse di cinghiali, poi ho scoperto che invece sempre più spesso sono i cervi che, pascolando, distruggono tutti i raccolti”. Sempre più danni da fauna selvatica nel territorio subequano, come testimonia la nuova denuncia arrivata all’indirizzo della nostra redazione. “I cervi scavano, aiutandosi anche con il loro palco. Che ci siano ancora soltanto semi o che siano già nate le piantine, al loro arrivo noi ritroviamo, sempre e comunque, un disastro. Così è difficile continuare a lavorare. E pensare che già la zona è invasa da cinghiali, ma i cervi – in questo momento – sono davvero moltissimi e le nostre terre ne pagano le conseguenze. Abbiamo anche segnalato la problematica alla Regione, perché per noi agricoltori questa situazione non è più sostenibile”.
Sul fronte dei danni da fauna selvatica, intanto, l’ISPRA ha rilasciato al Parco Sirente Velino il nulla osta che autorizza lacaccia di selezione dei cervi al di fuori del Parco ed il loro controllo numerico all’interno del territorio dell’area protetta. Ciò a dimostrazione dell’entità che ha ormai assunto il problema.
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