Natale 2023

Perchè si fa l’albero di Natale l’8 dicembre: stelline, palline e luci colorate che accendono la magia

Anche se in molti lo hanno già fatto, l'abete più magico che ci sia, per tradizione, si addobba l'8 dicembre. Andiamo a scoprire la storia e la magia dell'albero di Natale!

C’è chi lo fa a novembre e chi per pigrizia lo tiene praticamente tutto l’anno, ma la tradizione vuole che l’8 dicembre si addobbi l’albero di Natale e si faccia il presepe.Insomma, l’Immacolata Concezione, da sempre un giorno di festa è la data che apre ufficialmente al peridoo natalizio, quello più magico che ci sia e che non risparmia nessuno: grandi, piccini e anche i “grinch” del Natale.

La tradizione dell’albero di Natale è molto antica e ci accompagna sin da quando si è bambini, atratti in modo comprensibile, da quello che custodisce, ovvero i regali accatastati ai suoi piedi, incartati in confezioni accattivanti e lucenti. In ogni caso, per grande o piccolo che sia, minimal o colorato – ognuno ha la sua concezione e tradizione – che sia finto o vero, monocolore o in palette, tradizionale o futuristico, in questi giorni, in tutte le case si stanno tirando fuori da cantine e soffitte scatole e scatoloni dove vengono riposte luci, palline, fiocchi, pupazzetti, trenini, orsetti e Schiaccianoci per colorare di allegria salotti e terrazzi. Quest’anno ha colpito moltissimo e fino ad ora sembra essere l’albero più social italiano, il maestoso abete firmato Gucci posizionato in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, acceso lo scorso 4 dicembre. Niente a che vedere con l’abete tradizionale di Swarovski, illuminato da un’infinità di cristalli, protagonista gli anni scorsi, ma un’installazione di 8,52 metri composta da settantotto «gift box», di differenti dimensioni, posizionate l’una sull’altra. Insomma, un albero innovativo e creativo che rispecchia il suo concept “The Gift of Love”. 

In realtà sono rimasti in pochi a fare l’albero di Natale l’8 dicembre, come tradizione vorrebbe. Negli ultimi anni sono sempre più numerose le famiglie che cominciano ad addobbare albero e casa dalla prima metà di novembre. Complice anche il fatto che da Halloween in poi nei negozi cominciano a spuntare addobbi e panettoni, questa atmosfera e in particolare l’albero di Natale mettono allegria e in un momento storico come questo, si cercano tutte le occasioni possibili per avere un po’ di serenità! Inoltre, serrerebbe che chi addobba albero e casa in anticipo sia più felice: Chi lo ha detto? Gli esperti! Secondo lo psicologo Steve McKeown, infatti, l’atmosfera natalizia ci riporta all’infanzia. In questo modo, le responsabilità e gli impegni si allontanano e una sensazione di leggerezza e serenità ci pervade. Anche se abbiamo 40 anni suonati. McKeown conferma che le decorazioni in anticipo aiutano a lasciarci alle spalle lo stress tipico della vita dell’adulto. I decori, infatti, hanno il potere di moltiplicare l’entusiasmo e farci tornare bambini.

Quando è arrivata in Italia la tradizione

In Italia, la tradizione dell’abete è arrivata a fine ‘800. La Regina Margherita, moglie di Umberto I di Savoia, decise quindi di farne allestire uno al Quirinale, dove abitava la famiglia reale. La novità fu apprezzata e copiata ben presto da tutte le famiglie italiane. La storia dell’albero di Natale in realtà si perde nella notte dei tempi: gli antichi Celti in particolare credevano che l’abete rosso fosse in grado di esprimere poteri magici, poiché non perdeva le foglie nemmeno nei geli dell’inverno.

albero di natale

Si dice che il primo vero uso moderno dell’albero sia nato a Tallin, in Estonia, nel 1441, quando un gran abete fu eretto nella piazza del municipio. Anche Riga si vanata di essere una delle città ad aver allestito il primo albero di Natale. Tuttavia, la tradizione più diffusa vuole che l’albero abbia avuto origine nel 1570 in Germania, quando si iniziarono a decorare abeti con mele, noci, datteri e fiori di carta. Fu poi la duchessa di Brieg, sempre in Germania, a lanciare, secondo la leggenda, la tradizione dell’albero di Natale. Nel 1611, la duchessa, che stava preparando gli addobbi per il Natale, non sapeva come riempire un angolo del salotto rimasto vuoto: per questo motivo, uscì in giardino e trovò un piccolo abete che fece trasferire nel salone. Non solo leggende pagane, ma anche cristiane: San Bonifacio (675-754), missionario in Germania settentrionale, vide alcuni pagani che adoravano una quercia per preparare il sacrificio del principe Asulf al dio Thor. Li fermò, abbatté la quercia, al cui posto apparve un abete, che, essendo un sempreverde, a detta del santo, era “l’albero della vita e rappresentava Gesù”.

Ma perchè la tradizione vuole che si addobbi proprio l’8 dicembre?

Andiamo a scoprire insieme la genesi di questa tradizione…Tradizionalmente l’albero di Natale si fa, in quasi tutte le città, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione.

Fanno eccezione Milano, dove l’albero di Natale viene addobbato il 7 dicembre, giorno del patrono Sant’Ambrogio,  in Puglia il 6, in occasione di San Nicola, mentre in America, a New York, si accendono le luci l’1 dicembre. L’8 dicembre è un giorno notoriamente festivo, momento adatto per fare l’albero e decorare la casa. Nel tempo c’è stato una specie ‘accorpamento’ della tradizione cattolica, mettendo insieme la decorazione dell’albero con l’allestimento del presepe nel giorno dell’Immacolata Concezione.

Anche su questa celebrazione si è soliti fare confusione: il dogma non tratta del concepimento di Gesù da parte dello dello Spirito Santo, bensì sancisce che la Vergine Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nei paesi nordici, la data più appropriata per l’allestimento sarebbe il 21 dicembre, quando ricorre il solstizio d’inverno: in antichità, infatti, il Natale era una festa pagana, nata proprio per celebrare l’arrivo dell’inverno e il nuovo ciclo solare. La tradizione dell’albero di Natale infatti, come abbiamo visto, nasce nei paesi del Nord, al di fuori della tradizione cristiana, così come quella di addobbarlo.

albero di natale 2021

In particolare, i popoli germanici, proprio a partire dal solstizio d’inverno, festeggiavano l’arrivo della stagione fredda piantando un albero con mele, noci, datteri e fiori di carta e poi bruciavano un ceppo nel focolare per i dodici giorni consecutivi. Dal modo in cui il ceppo bruciava, si poteva dedurre come sarebbe stato l’anno successivo: le scintille simboleggiavano i giorni lunghi, la cenere invece veniva sparsa nei campi come rito propiziatorio. Il ceppo natalizio, con le sue scintille, si è oggi tradotto nelle luci dell’albero e anche nel simbolo della candela che si usa per addobbare strade, case e alberi.

albero di natale 2021

La tradizione germanica si è comunque legata a quella cristiana: le classiche palle colorate che appendiamo all’albero di Natale traggono origine da una leggenda legata alla nascita di Gesù. Si narra, infatti, che a Betlemme ci fosse un artista talmente povero da non potere offrire nulla in dona a Gesù Bambino; non sapendo cosa fare, si recò a visitare il neonato e si improvvisò giocoliere, divertendo il nascituro. Da qui, la tradizione di appendere le palline colorate, come simbolo delle risate di Gesù Bambino.

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