Giornata Internazionale della Montagna, nel 2023 record climatici negativi per l’alta quota

La Giornata Internazionale della Montagna 2023 accende i riflettori sul ripristino degli ecosistemi montani. È SOS ghiacciai: restano gli osservati speciali
Ecosistema montagna, per l’edizione 2023 della Giornata Internazionale l’Onu ha scelto il tema del ripristino ambientale. Intanto, arrivano i dati “allarmanti” sui ghiacciai: anno di record climatici negativi per l’alta quota.
In occasione dell’appuntamento 2023, Legambiente e il Comitato Glaciologico Italiano hanno presentato il IV report di Carovana dei ghiacciai e, in anteprima, il documentario “Carovana dei ghiacciai”. Il quadro che emerge è tutto fuorché positivo:
2023: anno di record climatici negativi per l’alta quota con caldo record, zero termico sulle Alpi a quota 5.328 m e 144 eventi meteorologici estremi registrati nelle regioni dell’arco alpino da inizio anno.
Ghiacciai in ritirata, osservati speciali: l’Adamello, il più grande dell’arco alpino, il Belvedere, gruppo del Monte Rosa, e quelli svizzeri e austriaci.
Con il progressivo ritiro dei giganti bianchi, in aumento i laghi glaciali: 170 quelli nuovi in Valle D’Aosta.
Raddoppiati nel 2023 gli eventi di instabilità in quota, a partire dalle colate detritiche.
Legambiente, CIPRA e CGI: “Ora servono politiche di adattamento alla crisi climatica, il sostegno alla piena attuazione della Carta di Budoia e un’alleanza europea per la governance comune dei ghiacciai edelle risorse connesse. Invitiamo tutti a firmare la petizione ‘Firma per i ghiacciai’ per chiedere al Governo l’attuazione di 7 azioni chiave”.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha avanzato una riflessione in occasione della Giornata Internazionale della Montagna.
«Possiamo considerarci, forse, come la più efficace dimostrazione pratica di cosa di buono accade, se si ripristinano e si conservano gli ecosistemi montani. Dopo 101 anni di conservazione della Natura, infatti, gli ecosistemi montani del Parco hanno riconquistato un sempre più grande ritorno alla natura selvaggia, con l’aumento della biodiversità».