Il torrone aquilano Dolci Aveja, la tradizione senza tempo incontra il dessert Gran Sasso
Non mancherà sulle tavole natalizie il torrone aquilano, ma quest’anno arriva anche una novità: il dessert “2912” che ricorda il Gran Sasso. Dopo il Gran Sao Tomé, confermato anche per il 2023, la variante targata Dolci Aveja – chef Bargoni
Qualcuno lo ha già sgranocchiato perché non è riuscito a resistere, altri invece lo tengono custodito per poi aprirlo a Natale. Potranno mancare molte cose sulle tavole imbandite, ma non il torrone aquilano: assoluta superstar delle nostre feste. Per questo siamo entrati nel laboratorio di Dolci Aveja, dove innovazione e fantasia non mancano mai. Qui, dopo il Gran Sao Tomè, quest’anno è nato il dessert “2912” dalla forma del Gran Sasso, realizzato da Jones Bargoni e Mariano Calvisi.
Il torrone aquilano, artigianalità senza tempo e, perché no, qualche nuova idea per Natale.
Vi portiamo all’interno del laboratorio di Dolci Aveja, in compagnia del titolare dell’azienda aquilana, il pasticciere Mariano Calvisi, e di chef Jones Bargoni. “Sono 4 gli ingredienti fondamentali del torrone aquilano: il miele, il cioccolato, lo zucchero e l’albume.Le nocciole si aggiungono nella fase finale e vanno ad arricchirne il sapore, creando un connubio gustoso con il cioccolato”, sottolinea Calvisi.
“Noi partiamo con la produzione non appena arrivano le nocciole del nuovo raccolto. Usiamo nocciole rigorosamente italiane, così come il miele. Per Dolci Aveja la qualità viene al primo posto, assieme alla volontà di mantenere fede alle nostre tradizioni”.
Tradizioni che, tuttavia, possono andare incontro a qualche variazione. Evoluzioni figlie del tempo, originali sì, ma che non vanno a stravolgere il sapore classico e ormai amatissimo del torrone aquilano, così com’è conosciuto da tutti. Chef Bargoni, infatti, ha portato con sé uno stampo particolare, dalla forma delle montagne, per dar vita ad un dessert che abbia il sapore del torrone aquilano, ma che, al tempo stesso, rimandi alle due cime del Gran Sasso, il Corno Grande e il Corno Piccolo. “Un dessert che chiameremo 2912, proprio come l’altitudine del Gran Sasso“, evidenzia Bargoni.
Un’idea che richiama anche la novità proposta da Dolci Aveja lo scorso Natale, con il Gran Sao Tomé. Una variante del torrone aquilano in edizione limitata, in cui la ricetta classica incontra il cioccolato monorigine dell’isola di Sao Tomé. Una versione confermata anche quest’anno, con la produzione di altri 333 pezzi.


Mariano e Jones si sono messi, allora, al lavoro, per la realizzazione di un dessert che unisse eccellenze naturalistiche a eccellenze dolciarie territoriali, rivisitate in chiave assolutamente originale.
“Riempiamo gli stampi con un impasto del torrone gentilmente preparato da Mariano Calvisi e poi procediamo all’impiattamento con una base di pan di spagna alla rucola, aromatizzato al rum”, anticipa Jones.
Nel video la realizzazione completa del dessert nato dalla collaborazione tra Jones Bargoni e Mariano Calvisi di Dolci Aveja.