Cultura

“Dioggene” con Stefano Fresi a L’Aquila per il Tsa: Tornare qui è sempre una piacevole abitudine

3 monologhi, un unico protagonista: Stefano Fresi è Nemesio Rea in "Dioggene", in scena a L'Aquila per il Tsa. L'intervista del Capoluogo a uno dei più grandi attori del panorama italiano.

“Porto in scena un monologo molto ‘romano’ che racconta la scelta di vita di un attore, Nemesio Rea, in uno spettacolo che diventa un grande viaggio, in cui ci si può riconoscere o decidere di allontanarsi”. Lui è Stefano Fresi, attore di cinema e teatro, compositore e musicista, uno dei più grandi attori attualmente nel panorama italiano, a L’Aquila con “Dioggene”, una coproduzione del Tsa.

Con Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni, “Dioggene”, scritto da Giacomo Battiato per uno dei grandi beniamini del pubblico, è uno spettacolo diviso in tre quadri e ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso che si chiama Nemesio Rea, interpretato da Stefano Fresi, destinato al sold out in tutte e tre le repliche al Ridotto del Teatro Comunale. “Lo spettacolo è diviso in 3 fasi, un unico viaggio, così come è la vita, in cui parlo di tanti argomenti in cui oggi ci si riconosce molto“, spiega Stefano Fresi nell’intervista rilasciata al Capoluogo.it.

Per Fresi si tratta di un ritorno a L’Aquila, l’ultima volta, nel 2021, aveva partecipato alla 727′ Perdonanza Celestiniana deliziando il pubblico con la sua simpatia, ma anche cantando una versione rivisitata della “Ninna Nanna”  del grande Gigi Proietti, accompagnato da Cristiana Polegri, (colonna portante e compagna di vita dell’attore).

Tsa, Stefano Fresi a L’Aquila porta in scena Dioggene

Questa volta invece torna da protagonista: sul palcoscenico del Ridotto, un contadino bifolco, un attore lasciato dalla moglie e nel terzo monologo Nemesio che vive in un secchio della spazzatura nei sobborghi di Roma, “A imparare il romancaccio. Per me è sempre un piacere tornare a L’Aquila e mi piace farlo attraverso il teatro, la mia grande passione, il mio vero bisogno. Sono legatissimo a questa città, ho tantissimi amici e qui, a 9 anni, ho dato il mio esame di solfeggio al Conservatorio Casella. Sono legato visceralmente, poter venire è sempre una piacevole abitudine”.

Lo ricordiamo, Fresi nasce come musicista: a 5 anni suonava già il pianoforte; da ragazzo, insieme alla sorella Emanuela e a Toni Fornari formò il fortunatissimo trio comico-musicale “Favete Linguis”. Poi, dopo tantissimi ruoli, la consacrazione: con “Smetto quando voglio”, la fortunata trilogia per la regia di Sydney Sibilia, la  stella di Stefano Fresi ha iniziato a brillare sempre di più e sono tantissimi i ruoli interpretati al cinema, ma la musica e il teatro, insieme all’adorata Cristiana e al figlio Lorenzo, restano i loro più grandi amori.

Adesso la tournée con “Dioggene”, ma per rivedere Fresi sul grande schermo invece bisognerà aspettare ancora un po’: “Riprenderemo in primavera ‘I delitti del Barlume, per ora, oltre al teatro, è tempo di godersi la famiglia e gli affetti: la vita è adesso!”.

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