Il Gran Sasso al cinema con il film Ferrari, Sonia Fiucci: Siamo pronti ad accogliere grandi produzioni

16 dicembre 2023 | 09:36
Share0
Il Gran Sasso al cinema con il film Ferrari, Sonia Fiucci: Siamo pronti ad accogliere grandi produzioni

Al cinema il film Ferrari, con il Gran Sasso set delle scene clou della Mille Miglia del ’57. A Grandangolo Sonia Fiucci, che ha collaborato con la produzione internazionale del film

Il Gran Sasso al cinema con il film Ferrari di Michael Mann, uscito giovedì 14 dicembre nelle sale italiane. Senza una Film Commission, è stata la Location Manager e Local Fixer Sonia Fiucci a fornire il supporto necessario alla produzione del film, una troupe internazionale di oltre 500 persone che è arrivata a L’Aquila ad ottobre 2022, per girare la pellicola che racconta l’edizione della “Mille Miglia” del 1957.
L’intervista a Sonia Fiucci nel nuovo appuntamento con “Grandangolo”.

Finalmente al cinema il film Ferrari, con il Gran Sasso a fare da sfondo alle scene clou della Mille Miglia del 1957.
Per l’occasione, il Gran Sasso ha ‘rappresentato’ il Passo della Futa, dove si è corsa un’edizione maledetta della competizione, segnata dalla tragedia di Guidizzolo. “Dietro le quinte” delle scene girate sul Gran Sasso c’era Sonia Fiucci,Location Manager e Local Fixer, la quale si è messa a disposizione della troupe, risolvendo alcune criticità e adoperandosi affinché la produzione non avesse problemi logistici nel girare le scene sul nostro territorio.
Oggi, con il film Ferrari proiettato nella sale cinematografiche, Sonia Fiucci racconta l’esperienza ai microfoni del Capoluogo.it, parlando dell’importanza di una Film Commission affinché l’Abruzzo sia pronto ad ospitare grandi produzioni cinematografiche.
“La Location Manager si occupa di individuare le location adatte a una determinata produzione cinematografica, sia relativamente ad ambientazioni all’aperto, sia per ciò che concerne posti chiusi. Lavoro nel mondo delle produzioni cinematografiche dal 1999, quando ho avuto l’opportunità di seguire una grande fiction, quella su Padre Pio, girata proprio a L’Aquila per la Rai”, sottolinea Sonia.

Come è entrata in contatto con la produzione del film Ferrari?
“Cercavano una persona che fosse in grado di risolvere alcune problematiche pratiche sul nostro territorio. Tramite una mia amica – che lavora per la Film Commission Piemonte – sono entrata in contatto con loro e mi sono messa a disposizione della produzione, per risolvere alcuni problemi inerenti l’organizzazione delle riprese in zona”. Problemi quali gli spostamenti di una troupe di oltre 500 persone in un’area protetta, i contatti con Prefettura, Questura e Provincia per la chiusura delle strade, la sostituzione dei cartelli stradali e non solo.

L’80% del film è girato a Brescia, con alcune scene registrate ad Imola. Ma perché il Gran Sasso?
Il regista aveva necessità di trovare un set che potesse rappresentare il Passo della Futa, una delle zone che attraversò la Mille Miglia del ’57. C’era bisogno, quindi, di un territorio privo di 
elettrificazione. Il regista Michael Mann ha fatto dapprima un sopralluogo e questa sua prima visita lo ha convinto, poiché ha ritenuto la zona adatta a rappresentare quei luoghi da ricreare nel film. Così la troupe è arrivata da noi”. 

Che tipo di importanza riveste una produzione di questo tipo per il territorio che la accoglie?
La troupe del film Ferrari era formata da 650 persone circa, di queste oltre 500 sono arrivate in Abruzzo. Erano divisi per nazionalità: il settore meccanica della Ferrari era tedesco, il settore logistico era spagnolo, il settore produzione e organizzazione era per metà italiano, per l’altra metà americano. Quindi, una troupe internazionale: 500 persone sul territorio significa 500 persone rimaste almeno una settimana. Persone che hanno mangiato e dormito qui e che si sono rivolte alle aziende del territorio per qualsiasi evenienza ed esigenza tecnica relativa al lavoro sul set.
Quello del cinema
– evidenzia Sonia Fiucci – è un mondo che bisogna conoscere. Il territorio deve essere pronto ad accogliere queste troupe e a saper fornire ciò di cui può esserci bisogno. Non solo, perché bisogna far sapere che qui c’è tutto, affinché queste persone non portino con loro il necessario. Così si arriva ad un’industria cinematografica, creando i presupposti affinché le produzioni scelgano l’Abruzzo non solo in virtù delle sue ambientazioni, ma anche e soprattutto perché su questo territorio c’è tutto ciò di cui hanno bisogno per svolgere tranquillamente il loro lavoro”. 

film ferrari

Le professionalità e le realtà necessarie nel mondo dell’industria cinematografica vanno messe a sistema, questa sarà la sfida più grande per l’Abruzzo e per la sua neonata Film Commission, ufficialmente istituita. Il nostro territorio è pronto a tutto questo?
“Sì, lo siamo. Si consideri che in questo settore, ciascuno con la propria specializzazione, stanno già lavorando molti abruzzesi che hanno dovuto lasciare questa terra per inseguire il lavoro in giro per il mondo. Abbiamo qualsiasi professionalità: dalle sarte agli autisti, fino ai parrucchieri. Inoltre abbiamo anche figure che possono essere formate. Penso alla scuola di Cinema a Pescara. Siamo pronti, insomma, manca però un’organizzazione di base”.

Il primo passo era proprio la Film Commission.
Finalmente è stata istituita la Fondazione della Film Commission. Forse
– conclude Sonia Fiucci – si fatica a capirne la funzione o l’importanza. Pensate che senza un’Istituzione è difficile anche solo parlare con altre istituzioni: inoltre, le stesse produzioni cinematografiche non arrivano se manca una struttura di riferimento. Ora spero che, a breve, si possano strutturare gli uffici della Film Commission. Soltanto lavorando in questa direzione sarà possibile rispondere in maniera immediata alle produzioni, prima che siano richiamate dai bandi di altre regioni. E allora potremo rispondere non tanto come ente regionale, quanto come sistema di professionisti organizzati, pronti e preparati a dare risposte immediate ad esigenze e necessità”.