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Attentato di Berlino, 7 anni fa moriva la sulmonese Fabrizia Di Lorenzo

19 dicembre 2016, attentato di Berlino. Un autoarticolato investe la folla di visitatori del mercatino di Natale di: 12 morti e 56 feriti. Tra le vittime l'abruzzese Fabrizia Di Lorenzo.

19 dicembre 2016. Un autoarticolato investe la folla di visitatori del mercatino di Natale di Berlino: 12 morti e 56 feriti. Tra le vittime la giovane abruzzese Fabrizia Di Lorenzo.

ATTENTATO DI BERLINO – Fu un autorticolato con targa polacca, proveniente dall’Italia, a falciare la folla che si aggirava tra gli stand del Mercatino di Natale di Breitscheidplatz, a Berlino. Era il 19 dicembre di sette anni fa e tra quei visitatori c’era anche la sulmonese Fabrizia Di Lorenzo.
Fabrizia aveva 31 anni e dopo la laurea triennale all’università Sapienza di Roma, in Mediazione linguistico-culturale, aveva conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna, in “Relazioni internazionali e diplomatiche”, per poi frequentare un master alla Cattolica di Milano, in lingua tedesca, per la comunicazione economica. Da qualche anno viveva a Berlino, dove lavorava per un’azienda di trasporti.

La responsabilità dell’attentato è stata rivendicata dal cosiddetto Stato Islamico, con un video di propaganda diffuso attraverso l’agenzia di stampa Amaq. Nella notte del 23 dicembre 2016, Anis Amri, sospetto attentatore, è stato ucciso in Italia a Sesto San Giovanni (Milano) durante un controllo di polizia all’esterno della locale stazione ferroviaria. 

L’attentato di Berlino

Il veicolo coinvolto, un autoarticolato Scania R 450 di colore nero, con targa polacca e di proprietà della società di autotrasporto Usługi Transportowe Ariel Żurawski di Sobiemyśl, stava trasportando sbarre metalliche ritirate presso lo stabilimento torinese della ThyssenKrupp e dirette a Berlino. Il titolare della società di trasporto, Ariel Żurawski, ha confermato di essere rimasto in contatto fino alle 15:00-16:00 con suo cugino, Robert Łukasz Urban, che si trovava alla guida del mezzo. L’autista era giunto con un giorno di anticipo al magazzino di Berlino e avrebbe dovuto attendere tutta la notte prima di poter scaricare il camion la mattina seguente. L’ultima immagine di Urban ancora in vita è stata ripresa alle ore 14:00, in un negozio di kebab vicino al magazzino ThyssenKrupp di Berlino. In base alle analisi del GPS di bordo e alle irregolarità riscontrate sull’accensione e spegnimento del motore, si sospetta che il camion sia stato dirottato dopo le 16:00. Dopo l’attentato, è stato rivenuto nell’abitacolo del camion il corpo senza vita dell’autista polacco, ucciso da un colpo d’arma da fuoco di piccolo calibro, probabilmente dall’autore dell’attentato.

La strage

Alle ore 20:02 il camion rubato proveniente da Hardenbergstraße è entrato nel mercatino di Natale allestito a Charlottenburg, travolgendo bancarelle e clienti per circa 50 metri, per poi deviare e fermarsi su Budapester Straße, nei pressi della Chiesa della memoria. Prima di entrare nel mercatino, il camion era già transitato per Breitscheidplatz una volta. Dopo l’impatto, diversi testimoni dell’attentato di Berlino hanno visto il conducente lasciare il camion e fuggire verso Tiergarten, inseguito da una personaŁukasz Urban è stato trovato morto sul sedile del passeggero dell’abitacolo del camion: era stato accoltellato e colpito da uno sparo alla testa con un’arma da fuoco di piccolo calibro.
Gli investigatori ritengono che Urban fosse ancora vivo quando il camion ha raggiunto Breitscheidplatz e che sia stato accoltellato nel tentativo di fermare l’attacco, afferrando il volante e costringendo il camion a virare a sinistra e a schiantarsi, salvando in tal modo altre vite.L’arma da fuoco non è stata rinvenuta sul luogo del delitto.

Fabrizia Di Lorenzo, l’abruzzese vittima dell’attentato di Berlino

Fabrizia Di Lorenzo apparteneva alla cosiddetta generazione Erasmus” e alla Freie Universität Berlin aveva compiuto parte degli studi, scegliendo un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione. Dopo gli studi al Liceo linguistico Vico di Sulmona e la laurea triennale all’Università La Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturali, la 31enne ha conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche e un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica.
Dal 2013 – e dopo un’esperienza lavorativa a Vienna – si era trasferita stabilmente a Berlino. Lavorava per una società di consulenza trasporti e logistica, ma in precedenza aveva avuto un impiego alla Bosch. Tempo due giorni e avrebbe fatto ritorno a Sulmona, per trascorrere le vacanze di Natale insieme alla sua famiglia e ai suoi amici.

Borse di studio in sua memoria

Quest’anno hanno partecipano 40 studenti provenienti da tutta la regione al Premio in memoria di Fabrizia Di Lorenzo, un concorso, istituito con legge, promosso dalla Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo in collaborazione con il Comitato “Insieme per Fabrizia Di Lorenzo” e con il Liceo G. B. Vico di Sulmona. Il Premio si propone di favorire l’integrazione tra i popoli al fine di creare le condizioni per una civile convivenza tra di essi.
I vincitori sono stati premiati a inizio dicembre, si tratta di: Agnese Franciotti (Atri), Victoria Costantini (Pescara), Lorenzo Placentile (Pescara), Federica Sammartino (Pescara), Margherita Coletta (Castel Di Sangro), Sofia Conte (Chieti), Sofia Isgrò (Avezzano), Giulia Lalli (Castel Di Sangro). Ragazzi e ragazze, provenienti da quindici istituti scolastici di tutta la Regione (sette della provincia dell’Aquila, quattro di quella di Chieti e due rispettivamente delle province di Pescara e Teramo), sono stati chiamati a confrontarsi con i temi della coesione e della solidarietà, prendendo spunto da un passo del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 2018.
“Ringrazio quanti ogni anno rendono possibile lo svolgimento del premio che porta avanti il ricordo di Fabrizia e i valori in cui lei credeva” – ha commentato la madre, Giovanna Frattaroli, intervenuta nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta nel Liceo Vico di Sulmona.

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