Palazzo Margherita e la foto delle polemiche, il vicesindaco Daniele: nessuna apologia di fascismo

Le polemiche politiche non risparmiano neanche Palazzo Margherita. Fa discutere una foto affissa all’interno della sala conferenza. Il consigliere Rotellini: “Apologia di fascismo”. Risponde il vice sindaco Daniele, “Polemiche sterili”.
Le polemiche politiche non risparmiano neanche Palazzo Margherita. Fa discutere una foto affissa all’interno dello storico municipio. Il consigliere Rotellini accusa: “Apologia di fascismo”. Risponde il vice sindaco Raffaele Daniele, “Polemiche sterili, la foto d’epoca è stata rinvenuta a Palazzo Fibbioni nei giorni del trasloco. Non vi è alcuna apologia di fascismo, c’è solo un bambino”.
Pochi giorni dopo l’inaugurazione di Palazzo Margherita e l’emozionante primo Consiglio comunale all’interno dello storico edificio, per anni abbandonato a causa dei danni causati dal sisma, arriva puntuale la polemica. Questa volta a far discutere è una delle foto appese all’interno dei locali di Palazzo Margherita. Scatto che viene fotografato dal consigliere comunale Lorenzo Rotellini che, via social, denuncia: “Foto affissa all’interno di Palazzo Margherita, nella sala conferenze. Due sono le cose: o si spicca ‘sta roba o entro stasera una bella denuncia per apologia di fascismo”.
Una segnalazione che non è passata inosservata e che è stata seguita dalle dichiarazioni del vice sindaco Raffaele Daniele.
“Il consigliere Rotellini non perde occasione per alimentare, inutilmente, odio e rancore in città, fomentando sterili polemiche che creano contrapposizioni in clima quasi da guelfi e ghibellini. La foto d’epoca a cui fa riferimento fa parte di una serie di immagini rinvenute a Palazzo Fibbioni nei giorni del trasloco degli uffici a Palazzo Margherita. Oltre quella riportata dall’esponente di opposizione e scattata a Piazza Palazzo ve ne sono altre, tutte in bianco e nero e tutte raffiguranti luoghi e spazi iconici della città, affisse all’ingresso, nei corridoi, nella sala commissioni e nella sala conferenze della sede municipale. Degli ‘affreschi fotografici’ rappresentativi di una città che fu, di fatto ereditati da passate amministrazioni, e che ci è sembrato giusto mettere a disposizione e far conoscere alla comunità. Sono tutte fotografie che fanno parte del portato storico di questa terra e che nessuna cancel culture può eliminare. E, contrariamente a quanto affermato da Rotellini, non vi è alcuna apologia di fascismo. Ad essere immortalato in primo piano vi è un bambino, non un gerarca in camicia nera o un rappresentante di una dittatura, che non il sottoscritto, ma la storia ha definitivamente archiviato e che nessuno di questa amministrazione ha intenzione di difendere o, tantomeno, rievocare nel nome di ideologie che appartengono al secolo scorso e, pertanto, al passato”.