Pescina augura un buon 2024 con il calendario siloniano di Fontamara. L’Abruzzo delle capitali unite in nome della Cultura.
L’ anno 2024, in arrivo sarà più dolce con il calendario che la Città di Pescina, con il suo” Parco Letterario IS ” ed il “Centro Studi IS”, ha dedicato alla Fontamara del futuro, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. L’idea talentuosa viene dal giovane ingegnere Pierluigi Prosia dell’Enel (Capo Unità HSE E-distribuzione), appassionato del grande scrittore pescinese e nel Centro Studi, che ha ripreso i brani più “iconici” del celebre romanzo (uscito in Svizzera nel 1933), legandoli a le immagini ed ai personaggi siloniani, da Berardo Viola a Don Circostanza ed alle Gerarchie: “In capo a tutti c’è Dio… “Un input creativo che il curatore ha saputo coniugare legando tradizione ed innovazione, nel linguaggio e nella grafica, affidata alla tecnologia dell’intelligenza artificiale: il risultato è un fantastico mix, che affascina, rileggendo i passi più conosciuti del romanzo capolavoro del ‘900, tradotto in tutto il mondo, in decine di lingue e trasposto nel cinema ed in TV, in ultimo con i fantastici Docu-Film “Il Giovane Silone”, prodotto dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e l’ultimo da Rai 5, con la “Voce del Cafone”. La copertina di gennaio 2024 mostra il nostro scrittore, davanti alla sua immancabile macchina da scrivere, in Svizzera, che ricostruisce il villaggio immaginifico della sua infanzia, come un grande affresco della società contadina dei primi del “Secolo Breve“, che porterà alla lotta tra le ideologie rivoluzionarie, con la resistenza ai vari totalitarismi, che portarono al più grande conflitto della storia umana. Un richiamo che si fa’ attualità, destinato in particolare ai giovani, che sono stati protagonisti della stessa sessione invernale dell’ultima Edizione del “Premio Internazionale IS“, con gli studenti siloniani, a cui è stato presentato in anteprima il calendario del “Centro Studi IS“, da Mirko Zauri, il suo Presidente, nonché Sindaco della “Citta di Silone e Mazzarino”. Questa ha chiuso un fantastico 2023 e si appresta così ad aprire con slancio il nuovo anno, dopo aver conquistato la finale della “Capitale della Cultura” ed essere stata designata dalla nostra Regione Abruzzo “Capitale per il 2025”, in attesa dell’auspicata vittoria del Capoluogo L’Aquila nel concorso nazionale per il 2026. Un binomio che valorizzerebbe tutte le “Aree Interne” del Paese, attorno ai due lungimiranti dossier, prima “La Cultura non Spopola” e dopo “L’Aquila Città Multiverso”, che abbracciano l’intero territorio provinciale, unito sia nel passato dal ricordo doloroso dei sismi subiti, che dalla prospettiva di un riscatto comune, attraverso la propria Cultura, Storia, Patrimonio ambientale e paesaggistico, proiettato nel futuro, guidato con mano a partire dai suoi personaggi più famosi, che ora animano i quattro Parchi Letterari Abruzzesi, da G.D’Annunzio a B.Croce, I.Silone ed Ovidio. Magari nel futuro inserendo anche lo storico Gaio Sallustio Crispo, nato ad Amiternum, che fu anche membro autorevole del Senato di Roma e ne illustrò la sua grandezza nei secoli, che ci ha lasciato tracce memorabili: “Prima di intraprendere qualcosa rifletti attentamente e dopo aver riflettuto agisci subito”….”Solo chi vince può cambiare la guerra in pace”.
