Giro di stupefacenti fra la Marsica e il Lazio, in 36 rinviati a giudizio. L’accusa è di associazione finalizzata al traffico di droga
L’organizzazione criminale, secondo la ricostruzione degli inquirenti, acquistava sostanze stupefacenti a Roma per poi spacciarla nel territorio marsicano. Il traffico di droga vedrebbe protagonisti 36 indagati, perlopiù originari del Carseolano e della capitale. Il 20 dicembre, in udienza preliminare – come riporta Il Centro – il gup Marco Billi ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pm Simonetta Ciccarelli. La prossima tappa è stata programmata per l’11 luglio 2024 al Tribunale di Avezzano.
Un maxi processo in piena regola, che discende dall’operazione “Tenia” diretta dall’Antimafia e portata avanti dai Carabinieri fra Lazio e Abruzzo. Operazione che ha portato al sequestro di 700 grammi di cocaina tra il 2015 e il 2016 e un chilo di hashish.
La rete criminale avrebbe tentato di depistare possibili controlli, muovendosi su veicoli di piccola cilindrata verso Roma per l’acquisizione del carico e di ritorno nella Marsica per lo spaccio al dettaglio, soprattutto nella piazza di Carsoli. Le autorità hanno scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, fatto di spostamenti per trattare sul prezzo, tagliare, confezionare, spedire e distribuire gli stupefacenti nell’ambito di una complessa “filiera”.