Nefrologia L’Aquila, all’ambulatorio oncologico 90 casi in 10 mesi

22 dicembre 2023 | 11:45
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Nefrologia L’Aquila, all’ambulatorio oncologico 90 casi in 10 mesi

Primo bilancio per il reparto di Nefrologia dell’ospedale San Salvatore: l’ambulatorio per le terapie oncologiche ed ematologiche è stato attivato lo scorso marzo

Crescono i servizi innovativi all’unità operativa di Nefrologia del San Salvatore, come il nuovo ambulatorio per il trattamento dei malati oncologici, immediatamente fruibile da parte dei pazienti.

Un ambulatorio nel reparto di Nefrologia per modificare e ricalibrare le terapie oncologiche ed ematologiche quando causano effetti negativi sull’apparato renale. Il nuovo servizio è stato avviato lo scorso mese di marzo e rappresenta un’innovazione frutto della sinergia tra la stessa Nefrologia e Oncologia. Il tutto fa riferimento ad una strategia, introdotta dal manager della Asl, Ferdinando Romano, volta a integrare e a valorizzare il lavoro delle singole unità operative in percorsi comuni di assistenza. L’ambulatorio di Nefrologia, in sostanza, interviene per fare aggiustamenti o modifiche alle terapie del malato oncologico ed ematologico quando esse producono conseguenze negative sull’apparato renale e, in alcuni casi, costringono persino a interrompere la chemioterapia e altre cure contro il cancro.

L’ambulatorio ha dato ottimi risultati in virtù della piena collaborazione tra la nefrologia, diretta dalla dottoressa MarilenaTunno, e l’Oncologia. Il servizio ambulatoriale, nei 10 mesi di attività, ha seguito oltre 90 pazienti residenti all’Aquila e zone limitrofe. L’ambulatorio è attivo una volta a settimana, il martedì, e di media assicura 4 visite. L’iniziativa, oltre a offrire visite e controlli, ha un’immediata fruibilità perché i malati hanno un accesso diretto e non devono passare per il Cup, evitando così perdite di tempo e disagi. Il nuovo assetto ha quindi profondamente migliorato la qualità dell’assistenza, garantendo tempestività negli aggiustamenti delle cure, fattore fondamentale per affrontare patologie impegnative come quelle oncologiche ed ematologiche.

La nuova attività ambulatoriale – dice la dottoressa Tunno – dà risposte concrete alle esigenze dei pazienti, consentendo di armonizzare le cure con la necessità di salvaguardare le funzioni renali, grazie a un’organizzazione di lavoro che coinvolge al meglio i due reparti all’insegna della reciproca collaborazione”.