L’Aquila 1927: il punto sul mercato, Angiulli resta in rossoblù

La partenza di Carbonelli amara come un pezzo di carbone, la permanenza di Angiulli come un bel regalo scintillante: sotto l’albero di Natale rossoblù arriveranno ancora altri doni.
Il Natale è passato, ma sotto l’albero rossoblù c’è ancora qualche regalo da scartare.
Di certo, per gran parte dei tifosi, è stata amara come un pezzo di ‘carbone’, non a caso, ce l’ha nel cognome, la notizia della cessione di Carbonelli al Giulianova, ancora non comunicata dalla società in quanto non ufficiale; è chiaro che si perde un giocatore dalle grandi qualità, che in molte partite ha fatto la differenza e che ha sempre dato tutto per la causa, ma è sempre bene valutare ogni situazione: se un giocatore chiede di partire, o se un allenatore non lo ritiene adatto al proprio gioco e non gli concede spazio, non è giusto tenerlo vincolato togliendogli ogni possibilità di esprimersi altrove. E’ un peccato per gli occhi, non poterlo più vedere in campo, soprattutto pensando di averlo rispedito in Eccellenza, categoria per lui fin troppo stretta. Ma, come quel pezzo di carbone, scenderà anche questa, se i risultati daranno ragione a chi prende le decisioni.
C’è, però, un bel regalo che accontenterà i tifosi: Angiulli resterà in casa L’Aquila. Dopo la decisione di lasciar andare Carbonelli, si era parlato a lungo della possibilità che anche lui partisse, per scelte tecniche; in questo caso, però, la società ha fatto di tutto per trattenere il giocatore, che continuerà a vestire la maglia rossoblù.
Ma Babbo Natale non ha terminato qui il proprio lavoro: a breve, consegnerà altri regali, con una punta dalla C, un portiere titolare 2005 che sostituirà Raffaelli e alcuni under che si stanno valutando. I nuovi, poi, finora sono stati un bel vedere.
Insomma, una piccola rivoluzione è iniziata già da un po’ e sta proseguendo. E, in fondo, era prevedibile. Cambiare allenatore a campionato in corso porta necessariamente anche a cambiare delle pedine, anche se in precedenza erano ritenute inamovibili; qualche coup de théâtre, poi, c’è stato, come la nomina di un direttore sportivo con cui i rapporti si sono chiusi prima ancora di poter capire da che parte si stesse andando, e di conseguenza una differenza di vedute su acquisti che sono andati subito sul mercato. Non è la prima volta che accade nella storia del calcio, e non sarà l’ultima. Non accade solo a L’Aquila, e se ci sono voci di mercato non è per disfattismo, ma perché, evidentemente, nella stessa finestra di mercato notizie simili si sono poi concretizzate.
Ma, insomma, che 2023 sarebbe stato altrimenti? E’ difficile avere un anno del tutto tranquillo, nel calcio, e i tifosi ormai lo sanno. Serve anche questo, forse, perché la ricetta riesca. Si vedrà alla fine, alla portata del dessert, se il sapore sarà dolce o amaro.
[Foto: L’Aquila 1927]