Il ricordo

10 anni senza il Guru, il ricordo di Enrico Di Paolo

Una messa a Santa Rita l’1 gennaio per ricordare il Guru, Enrico Di Paolo, scomparso la notte di Capodanno del 2014.

Una messa a Santa Rita l’1 gennaio per ricordare il Guru, Enrico Di Paolo, scomparso la notte di Capodanno del 2014.

10 anni sono passati in un attimo, come un battito di ali di farfalla: era l’1 gennaio 2014 e L’Aquila si sveglió, nella prima alba del nuovo anno, con una notizia ferale: se ne era andato nella notte, a causa di un malore improvviso, Enrico di Paolo, per tutti il Guru, il dj aquilano per eccellenza, che aveva fatto ballare generazioni di giovani e meno giovani al ritmo di pezzi selezionati e di grandissima qualità.
Scomparso un anno dopo l’amato fratello gemello Fabrizio, avvocato molto noto in città, Enrico in tutti questi anni non è stato mai dimenticato. Quest’anno, nel decimo anniversario della scomparsa, verrà ricordato con una messa a Santa Rita, la chiesa della “sua” via Strinella, alle 18 dell’1 gennaio. Ci saranno anche l’adorata mamma Giuseppina Giusti che in tutto questo tempo ha coltivato con allegria e nostalgia il ricordo e la memoria dei suoi amati figli, la figlia Enrica e Stefania, gli amori della sua vita.

Enrico Di Paolo era uno dei punti di riferimento delle notti del capoluogo e non solo, stella di punta di quella movida pre sisma che manca ancora oggi un po’ a tutti. Lui non metteva solo la musica, lui la creava, la modellava, te la cuciva addosso come fanno i sarti con un abito di buon taglio. Era uno che durante la serata ti faceva vibrare l’anima e il cuore.
Famosissimo tra gli amanti del genere, Di Paolo viveva e amava la sua “MUZICA”; anche la sera di quel Capodanno, l’ultimo, stava facendo ballare centinaia di ragazzi per il veglione organizzato sulla costa.

Nel 1998 è stato l’unico al mondo ad aprire il concerto di James Brown e nel 2001 accanto a Miriam Makeba suonó per 40 mila persone per il Sud Africa Contest a Johannesburg. Tra le sue collaborazioni anche Karl Potter e Grace Jones.

Ancora oggi caro Enrico in tanti ascoltiamo la tua “MUZICA” e quando balliamo non possiamo che vedere la tua risata contagiosa: ci manchi! Gli amici di via Strinella e non solo!