I ladri non vanno in vacanza, furti in Valle Peligna e Subequana: le telecamere non bastano

Ondata di furti in Valle Peligna e Subequana. Di Nino: poche le forze dell’ordine sul territorio. Fabrizio: le telecamere non bastano.
Natale, tempo di…furti. Diversi gli episodi registrati: ladri scatenati in Valle Peligna e Subequana. Controlli di polizia e telecamere, qualcosa non va. Le voci degli amministratori.
Furti a Pratola Peligna, Castelvecchio Subequo, Navelli, Castel di Ieri e Sulmona. Un Natale di segnalazioni e di amare sorprese quello appena alle spalle per le aree peligne e subequane, alle prese con i colpi messi a segno dai ladri, che hanno portato via denaro, gioielli e, in alcuni casi, perfino regali e panettoni trovati sotto l’albero. Come spesso accade, infatti, il periodo natalizio ha visto un incremento di episodi di furti registrati sul territorio aquilano, nonostante le preliminari riunioni e i tavoli tecnici-operativi in Prefettura, per stabilire i piani di sicurezza da attivare nelle settimane delle festività e nonostante il sistema di videosorveglianza sul quale ha investito la maggior parte dei Comuni dopo il sisma.

un fotogramma di un video che immortala i ladri in azione a Castelvecchio Subequo
Il Capoluogoha ascoltato le voci dei primi cittadini, per capire quale sia la situazione sul territorio sul fronte sicurezza e quali siano gli umori dei residenti, che ormai si ritrovano, sempre più spesso, a fare i conti con i furti all’interno delle loro abitazioni.
Furti, la situazione a Pratola Peligna, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo
“Pratola Peligna ha vissuto il suo periodo più brutto questa estate, con un’escalation di episodi che sono seguiti alla terribile rapina in una villa avvenuta nel febbraio scorso. Fatti che ci hanno portato a chiedere un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine sul territorio, di concerto con la Prefettura, e la situazione si è calmata. Ora, in queste giornate di festa, si sono registrati nuovi episodi. Al di là della richiesta di controlli puntuali, noi siamo ben consapevoli che, purtroppo, le forze dell’ordine fanno quel che possono, ma la coperta è corta. Sono esigue le risorse umane sulle quali le stesse forze dell’ordine possono contare: per questo la sola organizzazione non può essere sufficiente. Inutile riempirsi la bocca e invocare richieste. Le forze al momento sono queste”, le parole del primo cittadino di Pratola Peligna, Antonella Di Nino.
In queste settimane a Pratola Peligna è stata definita l’organizzazione del Capodanno in piazza, un evento “che, purtroppo, metterà sicuramente in difficoltà le forze dell’ordine, ma bisogna pur promuovere appuntamenti che sappiano vivacizzare il tessuto socio-culturale dei nostri paesi, nel cuore delle aree interne. Abbiamo già definito procedure organizzative e piani di sicurezza. L’evento si svolgerà in Piazza Garibaldi: ci saranno due speaker che allieteranno la serata con giochi e intrattenimenti vari. Inframezzi musicali curati da un dj, con dj-set da mezzanotte in poi per la lunga notte di Capodanno”.
Sulla problematica sicurezza Il Capoluogo ha ascoltato anche il sindaco di un altro dei Comuni interessati dai furti in queste settimane di festa, Castel di Ieri. “Siamo uno dei Comuni ad avere usufruito dei finanziamenti per l’installazione di moderne telecamere di videosorveglianza, capaci anche di leggere le targhe dei veicoli. Eppure, i furti non si fermano e devo ammettere che risultati non se ne vedono. Non si è riusciti, cioè, neanche a individuare qualcuno dei soggetti che agiscono indisturbati. Dispiace che i Comuni del Cratere abbiano investito diversi milioni per una sicurezza che non c’è e dispiace non vedere dei risultati tangibili frutto di una strumentazione che, invece, c’è, ma che non garantisce le risultanze sperate”, dichiara il primo cittadino Fernando Fabrizio.
“Vorrei, inoltre, invitare tutti i cittadini che sono stati interessati da questi spiacevoli episodi a denunciare i fatti. Tengo a precisare che, quando si va dal Prefetto e si lamentano queste problematiche in fatto di sicurezza, contano soprattutto i numeri: ma se non si denuncia, questi numeri possono venire a mancare e non si hanno i dati utili a testimoniare concretamente l’entità del problema, compromettendo la conseguente richiesta di adeguate misure di sicurezza. A Castel di Ieri, poi, c’è anche un altro problema: la stazione dei Carabinieri è distante dal Comune, si trova a Raiano. Fatto che crea difficoltà, ad esempio, alle persone anziane che vogliono sporgere denuncia. A preoccuparmi, tuttavia, è il senso di rassegnazione che manifestano i cittadini. Un sentimento negativo, legato alle notizie di cronaca che raccontano di misure e provvedimenti giudiziari che sembrano spesso leggeri e poco efficaci nell’arginare il problema.
C’era speranza – conclude il sindaco Fabrizio – affinché le telecamere iniziassero a dare risultati, se non nell’immediato quantomeno dopo qualche tempo. Invece gli anni passano, ma la situazione non migliora, né si vedono risultati.Forse questi investimenti sarebbero risultati più utili se destinati ad un incremento delle forze dell’ordine sul territorio?“.
Anche il primo cittadino di Castelvecchio Subequo, Marisa Valeri, ha sottolineato alla nostra redazione: “Saranno installate nuove telecamere nel nostro comune – fornite dall’USRC – per un ulteriore investimento di 20mila euro. Tuttavia, è evidente che queste telecamere non bastino. Servono più forze dell’ordine, soprattutto in aree come le nostre, che risultano isolate e che necessitano di una sorveglianza maggiore. Le forze dell’ordine mettono in atto uno sforzo costante, ma c’è poco personale. Inoltre, basti pensare che anche per i semplici controlli serali, i carabinieri – già in numero esiguo – devono partire da Sulmona e raggiungere i nostri comuni. Oramai siamo di fronte ad un problema conclamato, anche a livello logistico: bisogna dare una risposta efficace”.