Anruzzesi nel mondo

Domenico e Beatrice Vecchioni, l’Abruzzo fa nascere famiglie di diplomatici e scrittori

Per la rubrica Abruzzesi nel Mondo, Domenico e Beatrice Vecchioni.

Per la rubrica Abruzzesi nel Mondo, Domenico e Beatrice Vecchioni.

L‘ Abruzzo ha sempre più assunto connotati nuovi con i suoi personaggi di punta, che vi hanno origine, anche nel campo dei ruoli diplomatici. Ora è il caso di Beatrice Vecchioni, figlia del già Ambasciatore Domenico Vecchioni, nato ad Atri, in provincia di Teramo, nel 1945. Non di rado nel campo si assiste alla continuità di questa missione in famiglia, facendo crescere accanto alla migliore formazione accademica, anche quel “Quid” d’esperienze e relazioni, che possono poi portare a ricoprire incarichi di vertice nel complesso mondo della diplomazia. In verità una piccola regione come l’Abruzzo vi ha espresso livelli apicali, già alla fine dell’800, con il Conte Raffaele U.Barbolani, (nato a Chieti e morto a Palena),cugino dei fratelli Spaventa, che fu’ diplomatico, nonché Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e Ministro Plenipotenziario del Regno d’Italia, a Tokio. Cosi Giacinto Auriti, che fu anch’esso Ambasciatore d’Italia in Giappone, nonché negli anni ’50 docente a Roma in Storia della Cultura Giapponese. Nel secondo dopo guerra Cesidio Guazzaroni, nato a Loreto Aprutino (Pe), è stato un grande Diplomatico e perfino Commissario Europeo, nel 1976. Più recentemente va ricordata Maria Assunta Accili, figlia del senatore aquilano Achille, appena uscita dai ruoli diplomatici, dove sono invece in servizio l’Ambasciatore Roberto Natali, ora in Kenya ed Alessandro Monti, in Lettonia, di cui si sono tracciati i profili d’eccellenza. Adesso ripercorriamo l’intensa carriera di un alto diplomatico, come Domenico Vecchioni. Dopo la nascita nella storica Atri(Te), dove ha compiuto i suoi studi di base e superiori, è arrivato a laurearsi brillantemente in Scienze Politiche, che gli ha consentito di superare l’ambìto concorso d’accesso alla carriera diplomatica. Qui ne ha percorso tutte le tappe negli incarichi, dalla Farnesina alle diverse sedi all’estero, prima consolari in Francia e poi in Argentina ed a Strasburgo, come Ambasciatore, fino a chiudere la carriera in quella d’Italia, a Cuba, dedicandosi così all’altra grande passione per la scrittura e la saggistica. Infatti Vecchioni è un apprezzato autore fin qui di oltre trenta titoli, dal primo volume “Il Canale di Beagle, Argentina e Cile a confronto” del 1986, che lo pongono tra i più prolifici cultori di politica estera e della sicurezza. Questo si nota già scorrendo tanti suoi libri, che sforna ogni anno, cosi “Evita Peròn, il cuore dell’Argentina”, “La Follia al Potere”, Storie di Satrapi e Tiranni”, ma anche la biografia di “Paolo Escobar” e “Legione Straniera, Storia, Regole e Personaggi” fino all’ultimo, in libreria su “Lo Sbarco in Normandia- D-Day- il Giorno Più Lungo”, annunciando in uscita un altro dal titolo “Mercenari, il Mestiere della Guerra, dall’antica Grecia al gruppo Wagner“. Un diplomatico, divenuto acuto scrittore e saggista apprezzato e prolifico, con uno sconfinato repertorio di fatti ed aneddoti, sui fenomeni e personaggi più emblematici del nostro tempo, descritti con tratti unici ed analitici, attingendo allo stesso “bagaglio diplomatico“, che in genere ogni quattro anni bisogna riordinare, trasferendosi in altre parti del mondo, quasi come i viaggiatori d’altri tempi. Così anche la figlia Beatrice, nata a Roma, nel 1982, ha seguito il padre in tutte le sue prime missioni, in qualità sia di Console che d’ Ambasciatore, facendo crescere in lei questa vocazione affascinante. In verità una recente statistica ha svelato che la parità di genere nei ruoli di responsabilità specie nel settore pubblico, ha finalmente conquistato nuovi spazi, anche nel MAECI. Tra queste figure femminili segnaliamo altre abruzzesi, come la marsicana, Laura Ranalli, ora Incaricato d’Affari, presso l’Ambasciata d’Italia a Varsavia, in Polonia, dove l’interscambio è salito ad oltre36 Mld.E. Tutto questo a testimonianza dell’azione sempre più integrata della nostra rappresentanza all’estero, attenta alla promozione non solo culturale, ma altresì dei vitali interessi nazionali e produttivi delle imprese italiane. Così nel MAECI la Consigliere Beatrice Vecchioni, attualmente nella DG per la Cooperazione allo Sviluppo, dopo la Laurea in “Maitrise en droit”, conseguita all’Università di Nizza, nel 2004, entrando alla Farnesina già nel 2009 e poi in missione all’estero, presso l’Ambasciata d’Italia a Cipro ed in Romania. Una strada che sembra ripercorrere quella segnata dal padre Domenico, portandola sul doppio binario di “diplomatico-scrittore“, avendo già dato alle stampe, nel 2021 il suo primo libro: “Il Ruolo delle Donne nei Processi di Pace”- L’Agenda, Donne, Pace, Sicurezza: Evoluzione, Attuazione e Prospettive Future”. Dalla Risoluzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (n.1325/2000), sul loro impegno internazionale, in scenari sempre più complessi e drammatici. “Nelle guerre moderne è più pericoloso essere una donna che essere un soldato… Infatti le violazioni dei diritti e le violenze di genere sono spesso utilizzate come un’arma per colpire una comunità…”.

“La diplomazia è l’arte dei rispetti, dei sospetti e dei dispetti”. (Proverbio Anonimo)

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