Strage di Pietransieri, 80 anni dopo l’eccidio scoperto un altro superstite

Strage Pietransieri, a 80 anni scoperto un altro superstite: si tratta del 93enne Enzo Tristani
Si chiama Enzo Renato Tristani, ha 93 anni e vive in Pennsylvania. È un altro superstite della strage di Pietransieri, tornata alla ribalta solo lo scorso anno, nel suo 80esimo anniversario. La più grande strage di guerra avvenuta nel Centrosud Italia
PIETRANSIERI – Non più uno, ma due i superstiti ancora in vita dell’eccidio dei Limmari del 1943, la strage compiuta dai nazisti che fucilarono a Pietransieri,frazione di Roccaraso (L’Aquila),128 civili inermi tra cuidonne, anziani e bambini al di sotto dei 10 anni trucidati daitedeschi. Tornata agli onori della cronaca per l’80esimo anniversario lo scorso anno, la più grande strage di guerra del centrosud Italia è stata al centro di una fase procedurale che dovrebbe concludersi quest’anno per il risarcimento dei parenti delle vittime per milioni di euro.
Si è creduto fino ad oggi che l’ultima superstite sia Virginia Macerelli, 87enne tuttora residente a Pietransieri, scampata a 6 anni ai proiettili dei nazisti perché nascostadalle vesti della mamma. Ma oggi si scopre un altro superstite. Si tratta di Enzo Renato Tristani,93enne che vive a CollierTownship, in Pennsylvania, che ha raccontato alle tv americane la sua tragica esperienza di sopravvissuto all’eccidio.
A renderlo noto è Geremia Mancini, ex sindacalista e politico, con un post Facebook, uno dei numerosi della rubrica personale “Storie della nostra emigrazione”.
“Sogno ancora mia madre, Maria Del Vecchio, e il modo in cui fu uccisa a bruciapelo dai soldati nazisti tedeschi nel piccolo villaggio di Pietransieri”
Lo ha dichiarato Tristani in tv al “Pittsburgh’s Action News”, come riporta Mancini.
“Ogni anno ho problemi a dormire quando si avvicina quella data”, ha aggiunto l’anziano in ricordo del 21 novembre 1943, quando poi i cadaveri restarono a lungo abbandonati nella boscaglia, sepolti dalla neve fino all’estate del 1944. Tristani nel 1954 sbarcò a Ellis Island, centro d’arrivo per gli emigrati d’oltreoceano, alla ricerca del “sogno americano”. La moglie lo raggiunse l’anno dopo ed ebbero 4 figlie.