Befana, origini e leggende di una festa amata dai bambini

6 gennaio 2024 | 09:51
Share0
Befana, origini e leggende di una festa amata dai bambini

È tornata, come ogni 6 gennaio, a bordo della sua scopa magica, per regalare sorrisi e dolci a tutti i bambini. La Befana, riti e leggende

I piattini con i biscotti sono pronti già da ieri sera, quando i bambini in pigiama li hanno sistemati con cura sotto l’albero o vicino al caminetto, sperando che la Befana gradisse il pensiero, perché no, lasciando qualche dolce in più e grammi di carbone in meno. Oggi, 6 gennaio, ricorre la festa della Befana: l’Epifania, che tutte le feste porta via!

È tornata, come ogni 6 gennaio, a bordo della sua scopa magica, per regalare sorrisi e dolci a tutti i bambini. La Befana è una festa che chiude il periodo delle celebrazioni natalizie in Italia: una ricorrenza fortemente legata ai simboli, in particolare a quello di un personaggio amatissimo dai bambini, dalle origini antiche. Il nome della festa, Epifania deriva dal greco e indica l’ ‘apparizione’ o anche una ‘manifestazione’.
L’origine di questa festività è legata a diverse tradizioni coltivate dai popoli antichi, in particolare ai riti pagani legati ai cicli delle stagioni.
I romani, ad esempio, festeggiavano 12 giorni dopo il Solstizio d’inverno, la rinascita della Natura: si credeva che queste 12 notti alcune figure femminili volassero sui campi per propiziare i raccolti futuri. Da qui deriverebbe l’immagine della Befana in volo sulla scopa. Secondo altri, il personaggio della Befana, invece, deriverebbe dalla Dea Catia, la divinità della sazietà. L’Epifania cristiana è legata all’arrivo dei Re Magi a Betlemme, per salutare la nascita di Gesù e recargli alcuni doni. Secondo la tradizione cristiana, infatti, la Befana sarebbe un’anziana che Baldassarre, Gaspare e Melchiorre incontrarono lungo la strada che conduceva alla grotta, a cui avrebbero chiesto informazioni. La signora, pentendosi di non averli seguiti, prese un sacco pieno di dolci, ma non trovando più i Re Magi decise di regalarli ai bambini, sperando che uno di loro fosse Gesù, il figlio di Dio.

Insomma, come spesso accade con simboli e tradizioni tramandate nel tempo, la storia incontra la leggenda, rendendo i confini spesso diversi e ricchi di fantasia. Ciò che è certo è che anche quest’anno la Befana non si è fatta attendere, per la gioia di tutti i bambini, ma meno dei genitori, in considerazione dell’aumento della spesa media per una calza.

I DATI

Qualche calza di meno, ma più pesante. Quest’anno oltre un italiano su due – il 56% – ha onorato la tradizione della Befana, facendo trovare a figli enipoti un regalo in occasione dell’ultimo giorno delle festivitàinvernali, una quota in diminuzione rispetto al 65% registrato
lo scorso anno. La calza, però, è decisamente più pesante: quest’anno la spesa media per il tradizionale omaggio a base didolcetti e piccoli giochi sarà di circa 67 euro, in netto aumento rispetto ai 58 euro dell’epifania 2023.

È quanto emerge dalla consueta indagine condotta da IPsos per Confesercenti su un panel di consumatori in occasione dell’Epifania. Come sempre, emerge dall’indagine, la tradizione della Befana è più sentita nelle regioni del Centro e del Sud, dove a fare un regalo per l’Epifania quest’anno sono rispettivamente il 55 ed il 65%, in confronto a quelle del Nord, dove la quota si ferma al 49%.
A far crescere il valore della calza, quest’anno, c’è senz’altro la spinta dell’inflazione; ma anche una maggiore propensione a scegliere un gioco da affiancare ai classici dolcetti: quest’anno regalerà un piccolo giocattolo il 29% degli italiani, contro il 21% dello scorso anno. Stabile la presenza della calza vera e propria, piena di dolci (o di carbone): a riempirla, il 44% di chi partecipa all’Epifania, quota in linea con quanto segnalato lo scorso anno.
Funziona anche la sinergia con i saldi invernali, partiti proprio ieri nella maggior parte d’Italia: uno su quattro – il 25% – approfitterà dell’inizio delle vendite di fine stagione per acquistare un prodotto o un accessorio moda.