Il ricordo

30 anni fa si spegneva Francesco Tagliafierro “Ciccillo”, portò a L’Aquila la pizza napoletana al piatto

Se ne andava il 7 gennaio del 1994 Francesco Tagliafierro, detto Ciccillo: fu lui a portare la pizza napoletana al piatto a L'Aquila, con le sue storiche pizzerie "Vesuvio" e Due mari"

Con le sue pizzerie “Vesuvio” e “Due Mari” portò la pizza napoletana servita al piatto a L’Aquila. Il 7 gennaio di 30 anni fa ci lasciava Francesco Tagliafierro, per tutti Ciccillo.

Aveva sangue campano e fu lui a portare a L’Aquila la pizza napoletana al piatto. Francesco Tagliafierro, detto Ciccillo, era originario di Tramonti, sulla costa di Amalfi, ed era il 1966 quando il maestro pizzaiolo introdusse in città le sue novità.
Oggi, 7 gennaio, sono 30 lunghi anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1994. In molti ancora lo ricordano, con le sue pizzerie “Vesuvio”, all’angolo di via Cascina, e “Due Mari”, sul corso.
A ricordare Francesco Tagliafierro è sua figlia Marcella, che scrive: Anche se sono passati tanti anni, il suo ricordo rimane sempre vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. Pochi sanno che Ciccillo in gioventù scriveva poesie e dolci canzoni in lingua napoletana.
Maestro pizzaiolo, ha insegnato a molti familiari ed amici l’arte della vera pizza napoletana, diffusa in nord Italia ed anche a New York tramite un suo carissimo nipote. A nome della mia famiglia voglio ancora ringraziare questa città, che lui tanto amava e che lo ha accolto come un figlio, per avergli dedicato un premio alla memoriaGrazie L’Aquila”. 
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